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Narcos, morte sul set: il fratello di Escobar invita a boicottare la serie

Per Roberto Escobar, Narcos ha un grosso problema di sicurezza perché Netflix non vuole pagare i signori della droga prima di girare in zone pericolose

Narcos

19.09.2017 - Autore: Marco Triolo (Nexta)
La produzione di Narcos è stata colpita da una tragedia nei giorni scorsi, quando il location scout Carlos Muñoz Portal è stato assassinato nella regione di Hidalgo, in Messico, mentre vagliava possibili location per le riprese della quarta stagione della serie. Narcos 4 si sposterà, infatti, dalla Colombia al Messico, per raccontare le violente imprese del cartello di Juarez. Purtroppo la violenza è transitata dallo schermo alla vita reale.
 
Ora, a offrire i propri consigli a Netflix è la persona che meno ci si aspetterebbe: il fratello di Pablo Escobar. Roberto De Jesus Escobar Gaviria, ex contabile del cartello di Medellin, dopo aver passato del tempo in prigione, ha fondato la compagnia Escobar Inc., che detiene i diritti sul nome di Pablo e sulla famiglia Escobar, e scritto articoli e libri. 
 
I “consigli” di Escobar sono stati riportati in un comunicato di Olof K. Gustafsson, CEO di Escobar Inc.: “Abbiamo tentato di contattare Netflix, dopo la notizia della morte di Carlos Muñoz Portal la scorsa settimana, per parlare dei loro problemi di sicurezza, ma non abbiamo ottenuto risposta. Credo sia importante che affrontino la questione al più presto”.
 
Roberto Escobar ha già avuto a che fare con Netflix quando ha chiesto di poter vedere in anteprima la seconda stagione di Narcos: “Parla di me, della mia vita, della mia famiglia e di mio fratello – aveva dichiarato – Credo che non sia rimasto nessun altro al mondo in vita in grado di determinare la validità del materiale, tranne me”.
 
Escobar ha anche invitato a boicottare la serie, perché, secondo lui, Netflix starebbe mettendo in pericolo vite umane non volendo pagare i signori della droga prima di girare nei loro territori: “La loro negligenza sta mettendo a rischio vite per niente”. “Non è sicuro girare serie TV sui signori della droga. A meno di non pagarli”.
 
Fonti: Variety, The Blast
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