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Mindhunter: Netflix lascia andare gli attori, ma non cancella la serie

Lo show creato da David Fincher si ferma. E il suo futuro è adesso nel dubbio

16.01.2020 - Autore: P.Fl
Nelle ultime settimane Netflix ha “liberato” i protagonisti della serie Mindhunter dai loro obblighi contrattuali. Gli attori Holt McCallany, Jonathan Groff e Anna Torv non sono dunque stati riconfermati per una prossima terza stagione, una mossa che ha fatto preoccupare i fan sul futuro dello show.

Il colosso streaming non ha tuttavia cancellato la serie co-prodotta da David Fincher (che ne ha diretto anche diversi episodi), lasciando aperte le possibilità per una terza stagione realizzabile in futuro. “David Fincher è al momento concentrato sulla regia del suo primo film Netflix, il biopic Mank, e sta anche producendo la seconda stagione di Love, Death & Robots. In futuro potrà tornare a Mindhunter – si legge in una dichiarazione ufficiale di Netflix – Nel frattempo ha capito che non sarebbe stato corretto nei confronti degli attori tenerli 'legati allo show' e impedire loro di lavorare (su altro) mentre lui stesso sta esplorando nuovi progetti”.  
 
Mindhunter è tratto dal best-seller non-fiction intitolato Mindhunter. La storia vera del primo cacciatore di serial killer americano scritto da John E. Douglas e Mark Olshaker (edito da Longanesi). I tre protagonisti della serie sono personaggi di finzione basati però su persone realmente esistite, parte del Team FBI che ha incontrato i serial killer più temuti d’America. 
 
Mindhunter è arrivato su Netflix nell’ottobre 2017. La seconda stagione, incentrata sugli omicidi di Atlanta avvenuti tra il 1979 e il 1981, è stata lanciata lo scorso agosto. Il sito Deadline rivela che ovviamente gli attori, ora liberi da contratto, vorrebbero tornare a lavorare con Fincher per un’altra stagione. Ma una volta eliminati gli obblighi contrattuali potrebbero essere loro i primi non disponibili perché legati ad altre produzioni in futuro. D’altra parte alcune fonti vicine allo show affermano che Fincher non sarebbe troppo eccitato all’idea di girare una nuova stagione prodotta in tempi molto lunghi e avrebbe chiesto a Netflix di aumentargli il budget di produzione.

Mindhunter è diventato un piccolo cult sulla piattaforma streaming: sebbene Netflix non riveli quasi mai i dati di ascolto, la serie è stata inclusa in diverse classifiche tra gli show più soggetti a binge-watching.  
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