Poteva sembrare un exploit del tutto provvisorio, quello
del nuovo TG di La7 firmato (e nuovamente condotto da) Enrico Mentana, ma dopo
qualche giorno di messa in onda, e dopo il nuovo record di ascolti stabilito
nella serata del primo giorno di settembre, con il 7,74% di share e circa un
milione e mezzo di telespettatori, ci si può effettivamente sbilanciare, e
parlare della nascita di un nuovo contendente nella guerra degli ascolti dei TG
delle 20. Alle "due emme" (quelle di Minzolini e Mimun) che si contrastano (per
la verità in maniera tutt’altro che aggressiva, con una differenziazione
piuttosto sfumata nelle scelte dei contenuti e nel modo di trattare le notizie)
se ne aggiunge una terza, quella di Mentana, finalmente alla guida di un
telegiornale riconoscibile, tutt’altro che servile, che guarda negli occhi lo
spettatore seduto sul divano, puntando molto più alla sua comprensione che non
all’intrattenimento.
Un consenso che si è allargato anche sul web, dopo aver
fatto segnare cifre impensabili solo fino a poco tempo fa nei rilevamenti dell’Auditel,
tanto che anche il canale di YouTube che ospita le repliche del telegiornale vede
una certa affluenza e curiosità intorno al “nuovo nato” di La7. Basta
confrontare i dati di un anno fa e quelli del 30 agosto di quest’anno, data in
cui Mentana ha effettivamente assunto la conduzione del programma, per rendersi
conto si come il salto sia stato importante. Al 30 agosto del 2009 la
percentuale di coloro che seguivano il TG La7 era di poco superiore al 2,50% di
share complessivo, per un totale di poco più di 300.000 individui. Spostandosi
in avanti di un anno esatto, la percentuale è schizzata, per la prima puntata
dell’era Mentana, al 7,31%, con quasi un milione e mezzo di telespettatori, con
un incremento consistente anche rispetto al mese precedente, nel quale il TG si
assestava poco sopra ad un più che soddisfacente 4% di share.
Segnale certamente di una certa affezione da parte del
pubblico, o di almeno un certo tipo di pubblico, al modo di interpretare il
giornalismo di Enrico Mentana, e sicuramente anche un premio alla personalità
forte dello stesso. Ma in un certo modo, il successo del TG di La7 è anche l’espressione
del desiderio di veder rappresentate e descritte sullo schermo la realtà e l’attualità
politico-economica del paese in una maniera diversa da quella ormai in voga, con meno nani e ballerine (cani super-intelligenti e orsi prodigio...) a distogliere l’attenzione
da quelle questioni che hanno poi effettive ricadute sulla vita di tutti i
giorni di quanti, oltre a essere il popolo dei (tele)consumatori, sono e si sentono anche
i cittadini della Repubblica italiana.
Per parte sua, Enrico Mentana ci tiene a far notare come
sia stato importante il lavoro di squadra, dichiarando al Giornale che a lui,
più che a un fuoriclasse, “piacerebbe essere paragonato a un calciatore che fa
giocare bene la squadra e che si allena tutti i giorni” e, guardando “oltre la
barricata” ai TG avversari, interrogato sull’affievolimento della concorrenza,
ha risposto: “Questa domanda comporta un giudizio sul lavoro dei direttori di
TG1 e TG5 che non mi spetta. So che per Minzolini le soft news danno polpa al TG
e molti quotidiani le annunciano spesso in prima pagina. In questo momento ho
scelto di fare un TG centrato sulle hard news”.
Quando il gioco si fa duro,
insomma, i duri cominciano a giocare, e non importa se si trovano addosso la
maglietta della squadra più forte. “M’interessa stare fuori dalle parti,
raccontare i fatti senza fare il tifo. Essere spassionati non significa essere
freddi” – ha poi concluso. Ma se il suo TG dovesse avvicinarsi ancora allo scoglio
del 10% di share, la situazione non potrebbe che farsi rovente…


NOTIZIE
Mentana a suon di record
Proseguono i record d'ascolto per il nuovo telegiornale di La7, ora anche condotto da Enrico Mentana

02.09.2010 - Autore: Francesco Benincasa