NOTIZIE

Malati di televisione

Uno show nello show sull'eccesso di influenza dei media nella vita quotidiana. Cult promette azione, sangue e il giusto spazio alla riflessione su questo pazzo mondo formato pixel

Cult cast - Matt Davis

17.08.2012 - Autore: A.L.
La nuova stagione televisiva 2012/2013 promette di trovare nuovi spunti per indagare lo stesso campo: il punto esatto di contatto tra finzione e realtà, ormai sempre più interconnesso e sempre meno distinguibile. In questa direzione procede a passo spedito Cult, crime con sfumature horror targato CW, la vera risposta a The Following made in Fox, per la sua analisi sul ruolo dei media nella diffusione della violenza. Un discorso vecchio come il mondo che cerca nuove strade e soluzioni per rigenerarlo, prendendosene tutti i rischi.

Robert Knepper

Punto di partenza della trama è proprio l'avventurarsi dietro il sipario di uno show televisivo particolarmente cattivo ed agghiacciante, chiamato “Cult”. Un giornalista investigativo Jeff Sefton (Matt Davis), dopo la misteriosa scomparsa del fratello Nate, comincia a rivalutare lo stato paranoico del quale era vittima il fratello, convinto che, per qualche misterioso e incredibile motivo, Cult volesse eliminarlo. Qualcosa dietro la messinscena dello show puzza di vero, e Jeff si mette ad indagare insieme alla giovane Skye (Jessica Lucas), assistente alla regia del sanguinario programma. Concludono il quadro, il personaggio principale di Cult, Bill Grimm (Robert Knepper),  una sorta di deus ex machina conduttore dello show, che provoca nei fan un immenso culto della personalità. Un misto tra Hannibal Lecter e Charles Manson, come lo hanno definito i primi osservatori prematuri della serie. La partecipazione di Cult ai giorni del Comic-Con 2012, ha poi svelato alcuni segreti ed anticipazioni sulla serie, nonché il suo tema portante. La violenza che può raggiungere il sistema entertainment in termini di ricerca di successo e fatturato. Sempre durante il Comic-Con, Robert Knepper, in una curiosa presentazione del cast, con un video-messaggio nei panni di Bill Grimm si è dissociato da se stesso, decidendo di non interrompere il gioco di specchi tra personaggio e attore. Televisione, social network e realtà. Mentre si descrivono questi aspetti, si cercano nuove frontiere, anche in termini di narrazione.

Cult Cast

La serie, tenta di far saltare in ogni momento i punti di vista e le certezze per fare in modo che lo spettatore si chieda continuamente il peso che la televisione e i media in generale esercitano su ciascuno di noi. Obbiettivo ambizioso e rischioso. Perché molti fan affamati di serie, potrebbero realmente non gradire ciò che scopriranno su loro stessi e sul modo di essere spettatori. 
FILM E PERSONE