L'universo di Gaya

Dagli stessi autori di Hercules e A Bug’s Life (Don McEnery e Bob Shaw), arriva nei cinema Gaya, un nuovo film animato realizzato in computer animation. Gaya è un mondo magico i cui abitanti vivono felici e tranquilli fino a quando non succede un evento molto spiacevole:  qualcuno ruba la Dalamite, una magica sfera di cristallo senza la quale il loro universo è destinato a morire. In poche parole, i gayani rischiano l’estinzione. Zino e Boo, due coraggiosi minuscoli abitanti del pianeta (sono alti appena 30 centimetri), uno dal gran cervello e l'altro pieno di muscoli, decidono di partire per una rischiosa spedizione, nel tentativo di recuperare la sfera vitale.

A loro subito si unisce anche un altro abitante di Gaya, una affascinante donzella chiamata Alanta. Durante il viaggio i tre si trovano proiettati in un mondo a loro sconosciuto, il nostro. Qui scopriranno di essere, in realtà, i personaggi di una serie televisiva molto nota, trasmessa nel mondo umano, e che Gaya è semplicemente il frutto dell'immaginazione di uno sceneggiatore. Un po’ come succedeva in The Truman Show, il famoso film con Jim Carrey. In ogni caso, i problemi principali restano due: come recuperare la preziosissima Dalamite? E, poi, come tornare a Gaya e riuscire ad evitare la distruzione totale? Il film, della durata di 91’, diretto da Lenard Fritz Krawinkel, mescola atmosfere fantasy e ambientazioni moderne, toccando temi assolutamente contemporanei come quelli del reality show.

Particolari le musiche di contorno al film, distribuito da DNC Entertainment. Gaya, infatti, ha ricevuto il contributo dell’ultimo lavoro del compositore Michael Kamen, scomparso nel 2003. Il musicista americano ha realizzato, nel corso della sua carriera, circa 75 colonne sonore originali tra cui X Men, Robin Hood, I Tre Moschettieri, La Carica dei 101. Alla realizzazione del fantasy (2004), che arriva nelle sale italiane il prossimo 30 settembre, hanno partecipato 14 produttori europei, tra Germania, Spagna e Regno Unito. Tra questi Jeremy Thomas, vincitore di un Oscar per l’Ultimo Imperatore di Bernardo Bertolucci.