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L'ultimo disco di Ozzy Osbourne

I vecchi fan dei Black Sabbath inorridiranno nell'ascoltare i brani di "Down to Earth", ma crediamo che sia questo lo stile di rock che debba intraprendere Ozzy dopo una carriera più che ventennale.

ozzy osbourne foto

19.05.2009 - Autore: Daniele Titta
Ozzy Osbourne: Down to Earth (Epic Records). Abbiamo spesso esaltato gruppi emergenti. Ci siamo districati tra recensioni di artisti importanti che producevano lennesimo disco della loro carriera e abbiamo detto la nostra su spudorate azioni di marketing che si nascondevano dietro gruppi finti. Ma avere a che fare con Ozzy Osbourne è unaltra cosa. Dopo una carriera a dir poco esaltante, dopo aver fondato un genere ed essere stato il cantante di un gruppo del calibro dei Black Sabbath, dopo oltre dieci dischi da solista, Osbourne si presenta al pubblico con un altro album e laspetto rilassato di uomo maturo. A 53 anni, Ozzy Osbourne riesce ancora a far parlare di sé con un prodotto notevole. Accompagnato da musicisti di spessore mondiale - basti pensare al chitarrista Zac Wilde (ex Pride and Glory) e al batterista Mike Bordin (ex Faith no More) - Ozzy produce un disco graffiante al punto giusto. Nonostante Down to Earth non aggiunga nulla alla sua carriera, ci sembra che sia il primo passo verso un modo di fare musica più ponderato. E la parabola musicale di un uomo che nella vita ha provato ogni tipo di eccesso, dalleroina allalcool, dalla galera per furto ad un processo per tentato omicidio (cercò di strangolare lattuale moglie e manager Sharon). Dalle note distorte e sataniche della giovinezza assieme ai Black Sabbath (band a cui ha dato tanto ma alla quale deve anche la maggior parte della sua notorietà), passando attraverso un metal più commerciale, fino ad arrivare a questo Down to Earth dove si confessa. Sembra una biografia. L\'intero album è il riconoscimento di tutti i problemi che lo hanno afflitto nella vita, ma anche un grido contro chi lo ha insultato e offeso in tutti questi anni. La traccia di apertura Gets me through è una splendida song metal, ma quello che ci ha maggiormente colpito è il testo. Dopo anni passati ad urlare di essere il diavolo, a prendere a morsi pipistrelli, adesso Ozzy ci confessa che io non sono il tipo di persona che tu credi, io non sono lanticristo. Insomma, una specie di giustificazione per aver cantato per anni le lodi delloscurità e dellinferno. Ma non è solo il primo pezzo ad avere riferimenti alla sua vita. Anche la sognante Dreamer (parla del difficile rapporto con la sua seconda moglie), No easy way out e soprattutto Junkie (con ovvi riferimenti alla droga) ci propongono un Ozzy in vena di confessioni, con uno sguardo al passato non sempre ricordato con piacere. Down to earth è un lavoro godibile. Non troppo pesante, melodico al punto giusto. I vecchi fan dei Black Sabbath inorridiranno nellascoltare brani come Dreamer e You know (Part 1), ma crediamo che sia questo lo stile di rock che debba intraprendere Ozzy dopo una carriera più che ventennale. Fare musica pesante, continuare a inneggiare al diavolo e farsi vedere ancora come una specie di demone, sono cose che un uomo di cinquantanni non può più fare. QuellOzzy è morto e sepolto. Ora non dobbiamo fare altro che iniziare ad apprezzare questa nuova fase della vita di una vera leggenda del Metal.
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