Quando Adriano Celentano firma un programma tv, è tradizione che il fiume in piena della polemica più insistente rompa gli argini precari del costume mediatico nazionale. Sotto lo stesso cielo al vetriolo è finalmente partito il tanto atteso Rockpolitik, slittato da aprile a ottobre per non turbare la serenità delle elezioni regionali della trascorsa primavera. Il programma, che attraversa cinquant’anni di storia italiana sulla lunghezza d’onda di musica ed eventi storici di ampia portata, ha suscitato le immancabili polemiche degli ultimi mesi.
Vuoi per lo stretto riserbo sui contenuti che fino all’ultimo ha preceduto il decollo del programma, vuoi per i rituali capricci del mattatore-regista-autore, vuoi infine per lo spot del programma, andato in onda con eccessivo anticipo e tale da far supporre un tentativo propagandistico a vantaggio del molleggiato che all’epoca lanciava l’ultima fatica discografica. Eppure, il Bel Paese è sempre disposto a perdonare per un bel vedere, ed ecco che, fra tante polemiche, Luisa Ranieri ha finalmente messo tutti d’accordo.
Bella, mediterranea, così burrosa da sembrare un’invenzione di Tinto Brass, la trentunenne attrice partenopea da oggi si confronta con l’esperienza nuova e più immediata della prima serata su Rai Uno, forte di un retroterra artistico di ottima caratura: dea senza veli per il Michelangelo Antonioni di “Eros”, divina, in una fiction di prossima uscita sulla vita di Maria Callas; maliziosa, nel celebre spot in cui cercava di lenire i bollenti spiriti con un sorso di tè; professionale, dal piccolo al grande schermo, al fianco di Ghini, Zingaretti e Pieraccioni. Senza dubbio una donna a cui si perdonerebbe ogni cosa e che di certo, in questa inedita e brillante veste, ha concesso di dimenticare il polverone sollevato dalla nuova avventura del grande comunicatore nazionale, supremo docente in demistificazione del reale.
Per quanta gavetta la Ranieri abbia alle spalle, è innegabile che il salto di qualità mediatica sia stato fatto dal trampolino privilegiato della prima serata tv, vera e propria vetrina nazionalpopolare, scorciatoia in grande stile per raggiungere il domestico affetto. Ottima opportunità, del resto, per spezzare l’inutile incanto della star contemporanea spersonalizzata dal prefabbricato mondo di cinema e fiction. Ora l’attrice è davvero entrata nelle case degli italiani e si avvia a trasmettere una sensazione di familiarità che ci farà sperare progressivamente nella sua partecipazione a Sanremo. Che quest’esperienza rappresenti la buona stella per una meritata fortuna e che la sua solare bellezza continui ad addolcire la pillola di un Celentano più caustico che mai.


NOTIZIE
Luisa Ranieri è rock
Va in onda la prima serata e fuori scena per qualche ora restano gli scambi politici. Luisa Ranieri fa il suo ingresso e la polemica cede il passo alla bellezza.

12.04.2007 - Autore: Seralisa Carbone