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Luck: grandi star per il piccolo schermo

I nomi più importati si mettono sempre più al servizio della TV. La HBO lancia il pilot di Luck e noi vi forniamo la top five dei grandi nomi degli ultimi anni

Luck - Dustin Hoffman

22.12.2011 - Autore: Valeria Roscioni
Il protagonista è Dustin Hoffman. Al suo fianco c’è Nick Nolte. In mezzo scorrono la regia di Michael Mann e le corse dei cavalli. È Luck, il nuovo progetto made in HBO il cui pilot in America è andato in onda l’11 dicembre raccogliendo un illimitato e meritatissimo numero di consensi. La critica e il pubblico sono infatti rimasti estasiati dalla storia ambientata in un ippodromo in cui le vicende di fantini, scommettitori e proprietari di cavalli si intersecano grazie a un intreccio mirabilmente ordito dal David Milch di N.Y.P.D. Una goduria che inizia con i titoli di testa, la cui colonna sonora è firmata dai Massive Attack, e che prosegue in un’apoteosi estetica appena intaccata dalla difficoltà insita nel seguire una storia impregnata delle regole di un gioco che non tutti conoscono fino in fondo. Su tutto trionfa Dustin Hoffman, a dir poco perfetto nei panni di uno scommettitore appena uscito di galera, ennesima testimonianza di un’inversione di rotta di cui si è parlato spesso: la TV non è più un trampolino di lancio per le grandi star, ma un punto di arrivo, un porto tranquillo, garanzia, nella maggior parte dei casi, di elevati standard di qualità.

In attesa di poter recensire la serie, in America il secondo episodio andrà in onda il 29 gennaio, ecco la nostra top five dei grandi attori sul piccolo schermo

5) Sally Field (Brothers and Sisters – Segreti di famiglia)
Forse solo le prime due stagioni di Brothers and Sisters sono state all’altezza del talento di Sally Fileds, ma la sua Nora, appassionata, melensa, combattiva ed eccessiva, rimarrà per sempre nei nostri cuori.


4) Zooey Deschanel (New Girl)
Una New Entry nel cielo delle stelle da salotto: con New Girl il faccino dolce e a suo modo furbissimo di Zooey Deschanel si è definitivamente aggiudicato la notorietà e il favore del grande pubblico.


3) Tim Roth (Lie to Me)
Altro esempio di serie che non ha adeguatamene supportato il talento di colui che ne era il protagonista. La prima stagione di Lie to Me rimane comunque ottima, accattivante e coinvolgente anche grazie ad un Tim Roth perfettamente a suo agio tra moine e loquacissimi sguardi.


2) Glenn Close (Damages)
Due Emmy e un Golden Globe come miglior attrice protagonista non bastano a definire fino a che punto Glenn Close abbia reso reale e umano il personaggio dell’avvocato senza scrupoli Patty Hewes. Ottima serie, interpretata da una Rose Byrne all'inizio non ancora famosa, Damages ha dato nuova linfa al legal.


1) Steve Buscemi (Boardwalk Empire – L’impero del crimine)
Un Emmy per la regia di Martin Scorsese e un Golden Globe per l’interpretazione di Buscemi. La prima stagione di Boardwoalk Empire è stata una folgorazione fin dal pilot, fin dai titoli di testa. Fotografia, costumi, dialoghi, trama, ricostruzione storica: tutto brilla di luce propria e, su tutto, lui, Nucky Thompson, il personaggio che ha regalato a Buscemi un tanto atteso ruolo da protagonista assoluto.