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Lucia y el sexo

Tra suggestioni e immagini incantate, spesso è difficile distinguere tra realtà e immaginazione. Il film di Medem è sospeso come la sua isola galleggiante: tutto sembra possibile.

Lucia y el sexo

12.04.2007 - Autore: Ludovica Rampoldi
La trama è un insieme di sottotrame. Narrazioni spezzate, personaggi veri e controfigure letterarie. Lo sfondo è quello lunare di Formentera, l'isola che non è aggrappata alla terra \"ma è un pezzetto di roccia che galleggia, come una zattera", dove "i giorni di mare grosso, la gente soffre di mal di mare, e nessuno sa perché".   Il nuovo film di Julio Medem, già autore di "Tierra" e "Gli amanti del circolo polare", è talmente intriso di interpretazioni filosofiche, artistiche, psicanalitiche, oniriche, da risultare molto difficile da raccontare.   La storia, tra sbalzi e flashback, racconta l'amore tra Lorenzo e Lucia (i nomi non sono casuali). Lui è uno scrittore, lei è una cameriera, ma è anche la sua lettrice numero uno: si è follemente innamorata di lui leggendo il suo romanzo d'esordio, lo ha pedinato e infine lo ha conquistato. Ma quando il loro idillio raggiunge vette altissime di felicità, al culmine della vita, si affaccia l\'idea della morte con la sua tentazione verso l\'oscurità.   Il passato si riaffaccia nella vita di Lorenzo quando torna alla ribalta una vecchia relazione, consumata in una notte con la luna piena e bassa su Formentera. Da quella che è stata "la scopata più bella di tutta la sua vita" è nata una bambina: si chiama Luna, e ormai ha 4 anni. Lorenzo comincia a seguire sua figlia, seducendone l'eccentrica baby sitter, Belen. Ma da qui in poi, il sesso perde la sua aura gioiosa e diventa oscuro, asfittico: causa disgrazie, fa allontanare le persone, distrugge vite.   In fuga dalla tragedia, i personaggi di "Lucia y el Sexo" si ritrovano sperduti e sopravvissuti nella cornice atemporale dell'isola di Formentera, fresca e sensuale come il volto di Lucia, l'astro nascente del cinema spagnolo Paz Vega. Il finale è un inno alla vita, alla gioia del sesso che si oppone e sconfigge la morte.   Quella di Medem è una storia dove il sesso è il vero motore, strumento cognitivo e punto d'incontro tra gli essere umani. Ma è anche una riflessione sull'arte, sullo scrittore demiurgo che manipola la vita e intreccia i personaggi, sulla creatività, la fantasia.   Tra suggestioni e immagini incantate, spesso è difficile distinguere tra realtà e immaginazione. Il film di Medem è sospeso come la sua isola galleggiante: tutto sembra possibile. E quando tutto sembra perso, puoi sempre trovare un buco, nella roccia: "Se ci entri dentro, puoi tornare indietro. E ricominciare la storia a metà, per affrontare e risolvere quello che si è lasciato in sospeso". Il destino, l'amore, la tragedia.    
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