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Lost in translation

Su Fox debutta Traffic Light, esempio di comedy riadattata senza grande successo.

Traffic Light

13.07.2011 - Autore: Ludovica Sanfelice
Dai! Paragoniamo gli stadi delle relazioni maschili ad un semaforo.
Luce verde: l’uomo single (Ethan/Kris Marshall) che marcia spedito, libero, spettinato e frivolo, che sbadiglia quando si parla di impegni e non si fa mai trovare senza una birra in mano.

Luce gialla: l’uomo (Adam/Nelson Franklin) che con attenzione, guardando bene a destra e a sinistra, si addentra in una convivenza con quella che, chissà-magari-forse, potrebbe essere la donna giusta.

Luce rossa: l’uomo (Mike/David Denman) fermo al palo, con una moglie, un figlio piccolo e la necessità urgente di nascondersi in macchina sul passo carraio per guardare il DVD di un action movie senza essere disturbato. E, visto che c’è, approfittare della pace per telefonare all’amico single e a quello che sta sperimentando la convivenza per trovare conforto nelle braccia di una virile solidarietà maschile che, percorrendo su e giù le strade di Los Angeles, sa raccontare in vivavoce il complicato universo delle relazioni come nessun altro: uccidendoci di luoghi comuni, di trovate che non sono trovate, simulando una chimica che non c’è attraverso battute che non fanno ridere e anzi gettano lo spettatore in uno stato di imbarazzata empatia verso chi ce la sta mettendo tutta. Perché gli attori in fondo che colpa ne hanno quando a fallire l’obiettivo è la scrittura?

Traffic Light
soffre a partire da un titolo che va decifrato, e si mantiene sulla via misteriosa di un umorismo pigro, svogliato, appassito. E qui si apre la questione spinosa di un altro traffico: quello di importazione e ri-confezionamento di serie tv straniere. Perché questo script nasce in Israele e si naturalizza americano secondo una pratica molto diffusa negli USA che ha già regalato show come In Treatment, tanto per restare geograficamente in tema. In quel caso però l’operazione investiva un dramma, molto più universale e declinabile per natura. Ma c’è una regola tacita e inesorabile che rende tutto molto più difficile quando si tratta di far ridere. E c’è chi sostiene che sia più facile morire…

Una luce rossa di stop è comunque arrivata: a farla scattare però è stata la Fox che si è morsa il labbro con smorfia penitente e non ha rinnovato lo show per una seconda stagione.

Per chi volesse verificare di persona, Traffic Light si accende su Fox a partire dal 14 luglio ogni giovedì alle 21:50.
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