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Long time dead

Un thriller giovanilistico con una storia poco coinvolgente e poco originale.

Long time dead

12.04.2007 - Autore: Adriano Ercolani
(id., Gran Bretagna, 2002) Di Marcus Adams; con Joe Absolom, Lara Belmont, Melanie Gutteridge, Lukas Haas, James Hillier, Alec Newman, Mel Raido, Marsha Thomason, Tom Bell.   Marocco, 1979. In seguito ad una seduta spiritica andata male, un gruppo di adoratori di Satana viene trucidato da uno dei partecipanti. Passano gli anni, e ci troviamo nella Londra dei nostri giorni. Un gruppo di ragazzi che abitano nello stesso stabile, tutti studenti piuttosto annoiati e dediti al divertimento, decidono di partecipare ad un rave party. Quando però la festa si fa noiosa, si appartano in uno scantinato e fanno una seduta spiritica, che però si conclude in maniera tragica, con la liberazione di un antico demone del fuoco, che si impossessa di uno di loro e comincia ad uccidere tutti gli altri.   Difficile anche riuscire a scrivere qualcosa di interessante per i lettori riguardo un film del genere: Long Time Dead, esordio alla regia cinematografica dellinesperto Marcus Adams, che dirige la pellicola in maniera troppo affrettata e modaiola, è il classico prodotto che arriva nelle nostre sale quando le case di distribuzione devono svuotare i propri magazzini per valorizzare film assurdi per i mercati ancillari. Questhorror giovanilistico, pieno di giovani attori che non sanno recitare, ci propina per unora e mezza le più trite ovvietà possibili, con situazioni scontate e personaggi assolutamente non credibili. E vero che per partecipare al gioco che questo genere ci propone, bisogna sospendere lincredulità e calarsi nelle sue regole, ma in questo caso la porzione di intelletto da bloccare sarebbe stata davvero troppa per consentirci di apprezzare il film. Soprattutto la storia, mai coinvolgente ed originale, rende il tutto macchinoso ed ovvio. Sappiamo esattamente quello che succederà in ogni momento, e sappiamo allo stesso tempo che quello che accadrà non ha alcuna giustificazione logica a livello di sviluppo narrativo. E pensare che sui crediti sono segnalati quattro sceneggiatori! In definitiva, non abbiamo purtroppo nulla da salvare in questo Long Time Dead; prodotto destinato ad un pubblico giovanile e piuttosto aperto al facile consumo, il film ci è sembrato lennesimo esempio scadente del rinato filone dellhorror per teen-agers, che ultimamente in altre occasioni ci ha invece regalato piccole gemme da inserire a pieno merito nella storia del genere.