Abbiamo incontrato Daniele Liotti, giovane attore emergente. E’ simpatico, bello, alto e, chi lo avrebbe mai detto, un gran chiacchierone. In tv l’abbiamo visto di recente nella serie ‘Don Gnocchi’ (2004), per la regia di Cinzia T.H. Torrini, adesso lo ritroviamo nei panni del protagonista de ‘Il Bell’Antonio’(nella foto), miniserie in onda su Raiuno lunedi 21 e martedi 22 marzo in prima serata. Una bella performance, la sua, che conferma la bravura, la naturalezza nel recitare, la bella espressività.
A lui tocca inaugurare il progetto di Raifiction ‘I grandi romanzi italiani del ‘900’, che prevede l’adattamento per la televisione di 10 romanzi italiani del Novecento. Lo sceneggiato è liberamente tratto dal libro di Vitaliano Brancati (1949) che già negli anni’60 aveva ispirato il regista Bolognini per il film interpretato da Marcello Mastroianni e Claudia Cardinale.
Si racconta di Antonio Magnano, ragazzo bellissimo e con una fama di ‘sciupafemmine’ e di un tabù chiamato impotenza, che è poi la metafora dell’incapacità emotiva della società intera. Accanto a Liotti ci sono Nicole Grimaudo, Leo Gullotta, Luigi Maria Burruano e tanti altri attori di valore. A fare da splendido set la città di Catania, mostrata nella sua magia, nei suoi profumi.
Ciao Daniele, com’è stata questa esperienza sul set?
Sicuramente positiva! L’aria che si respirava sul set era divertente. Si è creato un grande affiatamento con tutti i miei compagni di avventura. Sono davvero contento di aver potuto interpretare un personaggio particolare, inusuale, molto interiore. Insomma il contrario del ‘supermucho’ che va tanto di moda ai nostri giorni e che poi, a pensarci bene, era anche il modello di riferimento della Sicilia degli anni Trenta in cui vive il bell’Antonio...
Una domanda inevitabile: ti spaventa il paragone con un mito come Marcello Mastroianni?
Faccio una premessa: Mastroianni non ha e non può avere un alter ego perchè è unico e inimitabile. Al massimo si può parlare di un erede ma in questo momento, con la mia poca esperienza, non posso essere io..chissà forse tra 10 anni, forse mai...
Insomma non ti pesa il confronto?
Probabilmente pecco di incoscienza, ma la mia risposta è no. Per me interpretare il suo stesso personaggio è solo un vanto. E poi c’è il gusto della sfida. Sono un attore, come dire, emergente e ho solo voglia di imparare, migliorare...
Parlaci del tuo bell’Antonio...
E’ sicuramente un personaggio tormentato, colpito nel profondo dell’orgoglio. Per un uomo è molto difficile accettare l’impotenza, allora come ai nostri giorni, infatti rimane ancora un argomento tabù. Poi, che dire, io gli ho trasmesso le mie emozioni...
Progetti per il futuro? Cosa bolle in pentola?
Girerò un film in quella che è un po’ la mia seconda patria, la Spagna, dove ho già partecipato a due film ( ‘Piedras’ nel 2001, regia di Ramon Salazar, e ‘Bajo Bandera’, 1997, di Juan Josè Jusid). Si intitola ‘La Distancia’ che è un termine pugilistico e indica la distanza che bisogna mantenere sul ring dal proprio avversario. Io sono un pugile che tenterà di riscattare una vita di errori attraverso la boxe’.


NOTIZIE
Liotti, affascinante realtà
Un giovane e affascinante attore si fa strada nel cinema e in tv. Daniele Liotti, occhi profondi, nelle vesti del "Bell'Antonio" dimostra ancora una volta la propria bravura.

12.04.2007 - Autore: Rossana Cacace