L'importanza di chiamarsi Jackie Kennedy

C’è voglia di Jackie Kennedy. Al cinema e in tv. E le attrici si sono educatamente messe in fila per interpretarla. L’aspetto particolare, il volto largo, aperto, con gli occhi grandissimi leggermente più distanti della media come a distinguere da lontano il suo infinito charme, il suo carattere speciale, hanno però avuto un peso esclusivo nella scelta dell’interprete più adeguata e le ricerche hanno condotto ai nomi e al bell’aspetto di Rachel Weisz e Katie Holmes.



La prima, sotto la guida del marito Darren Aronofsky che torna a dirigerla dopo l’esperienza del controverso “The Fountain - l’albero della vita”, interpreterà la First Lady in un biopic anomalo che si concentrerà sui quattro giorni successivi alla tragedia di Dallas, il momento di maggior vulnerabilità nella vita di Jackie Kennedy



Katie Holmes invece, in cerca di una riscatto professionalmente dignitoso che scavalchi l’empasse dei numerosi flop collezionati nelle sale e cancelli la frustrazione di una buona volontà spesso oscurata dai gossip sul suo matrimonio con Tom Cruise, compie un passo indietro e torna al piccolo schermo, lì dove tutto è cominciato, ma lo fa indossando completini di Chanel per “The Kennedys”, una miniserie di otto ore prodotta da History Channel, che racconterà la saga del clan venuto dall'Irlanda e accanto a lei, nel ruolo di JFK, vedrà Greg Kinnear, e Tom Wilkinson nei panni del patriarca Joe.

Per conoscere il risultato delle due operazioni dovremo però attendere il 2011.