Life as we know it

Amore, sesso e amicizia sono i temi principali affrontati da Life as we know it, breve serie realista e provocatoria ispirata al controverso romanzo Chiodo fisso (Doing It) di Melvin Burgess e dichiaratamente indirizzata ad un pubblico adolescente. A lanciarla per la prima volta in Italia sarà il canale musicale Mtv, dal 29 dicembre prossimo alle 21. I protagonisti principali sono tre irrequieti studenti liceali di un college di Seattle: il timido Dino Whitman (Sean Faris, già visto in Smallville), lo stravagante Jonathan Fields (Chris Lowell) e il secchione della classe Ben Connor (Jon Foster).

Definirli irrequieti è persino riduttivo: uno ha una storia con la sua insegnante, deve mantenere il segreto e così gli amici sospettano sia gay; l’altro è una giovane stella sportiva ma soffre per il rapporto in crisi dei suoi genitori e ha vari problemi con la fidanzatina; l’ultimo ha una ragazza fissa, vorrebbe fare sesso con lei, ma digerisce a fatica il fatto che lei sia più esperta di lui. In poche parole, lo studio é solo l’ultimo dei loro problemi. 

Alle loro vicende, si intrecciano quelle di tre ragazze, studentesse del loro stesso college: Jackie Bradford (Missy Peregrym; Smallville e Tru Calling tra le sue apparizioni), Deborah Tynan (Kelly Osbourne, figlia della rockstar Ozzy Osbourne) e Sue Miller (Jessica Lucas). Tra le particolarità del telefilm c’é l’utilizzo del fermo immagine per raccontare il flusso dei pensieri dei protagonisti. Una trovata originale che consente di spiegare, per esempio, cosa gira nella testa di uno che viene corteggiato nel momento sbagliato da compagna di classe che é un vero schianto, oppure cosa pensa veramente un ragazzo quando parla con una ragazza.

Il telefilm, titolo originale Life as we know it, creato da Gabe Sachs e Jeff Judah, prodotto da Touchstone Television, è stato lanciato negli USA nell'ottobre 2004 sul canale ABC che ne ha trasmesso gli episodi fino a gennaio 2005. E’ costituito da una stagione, per un totale di 13 episodi, della durata di 45 minuti ciascuno. La canzone della sigla è Sooner or Later, cantata da Michael Tolcher.