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L'erede di Nicole

Bryce Dallas Howard, figlia di Ron Howard, figlia d'arte ma non raccomandata. Dopo "The Village" la vedremo presto nel nuovo film di Lars Von Trier, pronta a raccogliere la sfida con Nicole Kidman. Erede o Rivale?

bryce dallas howard

12.04.2007 - Autore: Giulia Villoresi
Sta nascendo una stella. Una stella rossa, giovane, esplosiva. Si chiama Bryce Dallas Howard, e minaccia di offuscare Nicole Kidman. Primogenita del regista e attore Ron Howard, noto al mondo, oltre che per i suoi film (citiamo ad esempio \"A beautiful Mind\") per il ruolo immortale di Ricky Cunningam in \"Happy Days\", Bryce Howard è figlia d\'arte, è vero, ma non figlia di papà. Con piglio indipendente ha costruito la sua carriera con lo studio, la perseveranza e molto talento. L\'abbiamo vista di sfuggita in \"Apollo 13\", diretta dal padre. E sempre diretta dal padre ne \"Il Grinch\" (2000). Nel 2004 appare in un film mai distribuito in Italia, \"Book of Love\", ma è ancora ignorata da Hollywood. Papà Ron non l\'ha mai lanciata in un ruolo importante, e la piccola Bryce, che si guadagna da vivere nei piccoli teatri dell\'Off Broadway, non è la solita raccomandata. La leggenda vuole che un giorno M. Night Shyamalan (Il Sesto Senso) l\'abbia vista recitare in una tragedia di Shakespeare e l\'abbia voluta a tutti i costi per il suo nuovo film, \"The Village\", da qualche giorno distribuito nelle nostre sale. Qui Bryce recita al fianco di Adrien Brody, Joaquin Phoenix, William Hurt e Sigourney Weaver, quattro nomi che certo non hanno bisogno di curriculum. Ma la piccola Howard non si è lasciata intimidire, e ha illuminato il film di Shyamalan con la luce della sua bellezza diafana e del suo giovane talento. Adesso, a soli ventitré anni, è una delle attrici più richieste di Hollywood. Ma qualcun altro l\'ha notata e l\'ha scelta. Qualcuno che con Hollywood non c\'entra niente, ma che da anni dirige il cinema più eretico e scioccante del panorama internazionale. Stiamo parlando di Lars Von Trier. Il regista danese ha voluto lei per il ruolo di Grace in \"Manderlay\", secondo episodio della trilogia sull\'America inaugurata da \"Dog Ville\". Von Trier ha pensato a lei dopo il rifiuto della Kidman, che non ha accettato di interpretare per la seconda volta il ruolo di Grace a causa della \"scabrosità del copione\" e della \"natura troppo esigente del regista\". Ma ancora una volta Bryce non si è lasciata intimidire. Per nulla preoccupata dalle bizze di Von Trier o dalle responsabilità lasciategli dal mostro sacro della Kidman, si è gettata anima e corpo nel film. Trema Nicole, la tua rivale ha i capelli rossi come te, è più giovane di te, e a quanto pare è anche più coraggiosa. Inoltre la Howard ha da poco ricevuto la nomination per il Premio Raising Star (Astri Nascenti) ed è stata scelta per un altro ruolo impegnativo. La vedremo ben presto nei panni di Maria Stuart nel film \"Mary, Queen of Scots\", opera sceneggiata da Jimmy McGovern per la quale deve ancora essere scelto un regista. Dalla misteriosa Grace di Lars von Trier alla maestosa regina dell\'XI secolo, Bryce Dallas Howard comincia a scolpire il suo volto nella memoria del cinema.