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Le Quattro Piume

Le Quattro Piume

Le quattro piume

12.04.2007 - Autore: Giulia Villoresi
Regia di: Shekhar Kapur Con: Heath Ledger, Wes Bentley e Kate Hudson.   Quattro piume di codardia, quattro piume di vergogna britannica. Siamo nel 1875. Harry Feversham (Heath Ledger) è uno dei migliori soldati del suo reggimento. E bello e animoso, primeggia nel gioco del rugby ed è pieno di ridenti e fedelissimi amici. Circondato da un quadrato di giubbe rosse, come voleva la tradizione, festeggia il suo fidanzamento con lamata Ethne (Kate Hudson) in un ballo dagli accenti incantati sotto gli alti soffitti di un palazzo vittoriano. Il sogno si interrompe quando il suo reggimento deve essere inviato in nord Africa per sedare la rivolta dei ribelli che stanno attaccando una fortezza britannica a Kartoum. Fieri di onorare se stessi e la patria, i suoi amici si preparano a partire, al grido collettivo di God save the Queen; ma Harry viene assalito dalle incertezze e dai timori. Non è solo lumana paura della morte a frenarlo: tra le righe traspare il dubbio etico verso la radice del colonialismo e contro lingiustizia. Così Harry si dimette dallesercito una settimana prima della partenza. Tra gli ardori del fanatismo patriottico però, una scelta simile non può essere né compresa né accettata. Il padre lo ripudia e tre dei suoi amici gli mandano ognuno una piuma bianca, simbolo della codardia, a cui si aggiunge la quarta piuma, inviatagli dallamata Ethne. Harry rimane solo a Londra, infelice e tormentato, ma quando lo raggiunge la notizia delle serie difficoltà del suo ex reggimento, spinto dallamicizia o forse dal desiderio di riscattare il proprio onore, si riscuote, e decide di raggiungere i suoi amici. Il viaggio è lungo e sofferto. Picchiato, disidratato, travestito, bistrattato, ma trionfalmente accompagnato da una colonna sonora epica. Leroe redento si arrampica sulle dune di sabbia dei monti di Fint (Marocco), dove si staglia alla perfezione la figura di Abou Fatma, un mercenario dalla saggezza guerriera che decide di proteggerlo e guidarlo fino alla fine. Le dune sconfinate e le polverose mura di Ait Ben Hobdou fanno la loro figura insieme ai cammelli e al massiccio numero di comparse. Impressionante è una ripresa dallalto, purtroppo fulminea, della battaglia di Kartoum, dove un gruppetto di asserragliati inglesi viene assalito da ogni lato dai ribelli. Ma ciò che tiene acceso il film è lo stesso spirito di sopravvivenza che impedisce ai personaggi di soccombere; linstancabile tendenza ad arrivare e a superare, riesce a coinvolgere anche il ritmo della storia, spingendola oltre, animandola. Kolossal americano, con picchi di irritante buonismo, e una fotografia furba ed efficace.