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Le nuove inchieste di Report
Promosso in prima serata, il programma ideato e condotto da Milena Gabanelli presenta sei nuove puntate in onda ogni giovedì sera alle 20,50 su Raitre.

11.09.2001 - Autore: Adele de Gennaro
Promosso in prima serata, si riaffacca su Raitre il pluripremiato \"Report\", il programma di inchieste giornalistiche che ha appassionato milioni di telespettatori con servizi e approfondimenti su temi di interesse comune e di scottante attualità. Ideato e condotto da Milena Gabanelli - da quest\'anno con la collaborazione di Carlo Pizzati - \"Report\" è indubbiamente diverso da altri programmi spacciati come giornalistici: non chiede pareri a showgirl e attricette, nè solletica la vanità dei politici. E\' unicamente il frutto di una squadra di ottimi freelance, una squadra collaudata da diversi anni e guidata senza fronzoli dall\'ottima Gabanelli. Giunto alla quinta edizione, dal 13 settembre \"Report\" va in trincea praparandosi a fronteggiare il giovedì sera il \"Grande Fratello 2\" su Canale 5, ma la Gabanelli non vuol sentir parlare di battaglie a colpi di share. \"Per carità - dice - nessuna sfida contro il \"Grande Fratello\": il nostro pubblico è ampiamente trasversale e non è detto che chi guarda quel programma non possa guardare anche il nostro\".
Nessuna preoccupazione, insomma, anche perchè a ben guardare \"Report\" ha già avuto in passato l\'onore del prime time e contro la corazzata del \"Festival di Sanremo\" su Raiuno. Nessun trionfalismo, insomma, neanche da parte del direttore di Raitre Giuseppe Cereda: \"Report prova che anche all\'interno di un mercato molto competitivo ci sono margini per prodotti che, anche se di servizio, non sono di nicchia ma possono essere vissuti come programmi-bandiera\". La Gabanelli è perfettamente consapevole della responsabilità che l\'attende e anticipa due novità. \"Le nuove puntate - annuncia - avranno una durata maggiore, circa un\'ora e mezza. Nella prima ora ci sarà spazio per l\'inchiesta, poi seguiranno due rubriche di 15 minuti ognuna: una vetrina che riprenderà le notizie importanti diffuse da tv locali e nazionali e che per vari motivi arrivano ad un numero limitato di utenti, e le Good News, un flash su singole storie che hanno un esito positivo\". Fra le Good News della prima puntata, si parlerà dei diritti violati nelle piantagioni di ananas in Kenya e di come sono cambiate le cose in quest\'ultimo anno. \"Questo prova che se i consumatori si associano - afferma la Gabanelli - possano cambiare le regole di una multinazionale. Senza andare in piazza e senza spaccare nessuna vetrina\". E non c\'è dubbio che anche quest\'anno ne vedremo delle belle, dato che la nuova edizione di \"Report\" toccherà diversi temi che riguardano tutti noi, a cominciare dal riscaldamento del pianeta. La Gabanelli non dimentica di sottolineare che tutte le inchieste sono autoprodotte da un gruppo di giornalisti freelance che, con la loro videocamera, realizzano e montano i vari servizi: ed è appunto l\'abbattimento dei costi e la decisione di puntare sulla qualità che permette ai videogiornalisti di lavorare per mesi su ogni singola inchiesta, spesso con risultati significativi. Solo per citare un caso, ricordiamo che l\'inchiesta di Paolo Barnard sulla globalizzazione -acquistata dalla Fondazione Ted Turner- ha dimostrato che 3 dei 5 scienziati incaricati dalla Fao di valutare la pericolosità della carne americana agli ormoni erano direttamente coinvolti nella costruzione dell\'ormone che avrebbero dovuto giudicare. E se finora è apparso un delitto relegare questo programma in seconda serata, dal 13 settembre il pubblico non dovrà più fare le ore piccole per guardare giornalismo di qualità. \"L\'operazione che Raitre prova a fare questa volta -commenta Cereda- è francamente ambiziosa: offrire in contrapposizione al \"Grande Fratello\" un\'alternativa radicale, con l\'obiettivo di spiegare con rigore, umiltà e senza arroganza, i problemi che ci riguardano da vicino\".
L\'interesse del pubblico, inoltre, cresce di anno in anno: nella scorsa stagione sono arrivate alla redazione del programma (l\'indirizzo di posta elettronica è report@rai.it) ben 2000 e-mail al giorno, mentre la newslist di iscritti che chiedono di essere informati in anticipo su ogni singola inchiesta che verrà trasmessa è giunta a quota 3000. Ma vediamo il tema affrontato nella prima puntata. Ad aprire il quinto ciclo di \"Report\" sarà Terra: a qualcuno piace calda, un\'inchiesta di Sabrina Giannini sulle emissioni che surriscaldano il pianeta. Da anni vertici, summit e accordi cercano di stabilire regole, fissare direttive ed erogare contributi a favore delle energie rinnovabili, ma cosa succede in realtà? La videocamera di \"Report\" parte dal Texas, lo stato americano più inquinante in assoluto, dove risiedono i grandi petrolieri ed i maggiori finanziatori della campagna di Bush jr. Per il presidente americano, come è noto, il parere di 1600 scienziati sull\'allarme antiinquinamento è privo di interesse, ma anche in Europa non stiamo tanto meglio. Nella sua inchiesta la Giannini rivela che finora solo la Danimarca sta riducendo le emissioni grazie all\'energia eolica, ma non solo. Alla faccia del trattato di Kyoto, l\'Italia anzichè impegnarsi nella riduzione delle emissioni inquinanti sceglie di trivellare due valli della Basilicata e l\'Eni sta scavando 48 pozzi a 5mila metri di profondità in Val D\'Agri e Val Camastra. Chi ci guadagna da tutto questo? E perchè l\'Italia, uno dei paesi europei più soleggiati, è agli ultimi posti come investimenti in energie rinnovabili? Se anche voi cercate un risposta a queste domande, \"Report\" può essere la strada giusta.