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L'amica geniale, dal 27 novembre in tv la serie tratta dal best seller di Elena Ferrante

Diretta da Saverio Costanzo, la storia della misteriosa autrice arriva su Rai 1 e TimVision dopo un breve passaggio in sala.

27.11.2018 - Autore: La Redazione (GEDI DIGItal)
Si intitolano Le bambole, I soldi, Le metamorfosi, La smarginatura, Le scarpe, L'isola, I fidanzati e La promessa gli otto episodi di L'amica geniale diretti da Saverio Costanzo che andranno in onda in prima visione su TimVision e Rai 1 (e on line su Rai Play) tutti i martedì a partire dal 27 novembre. Una serie evento tratta dal primo volume della quadrilogia di Elena Ferrante, edito in Italia da Edizioni E/O, che ha venduto milioni di copie in tutto il mondo.

Al centro la storia di una grande amicizia tra due donne, dall'infanzia negli anni '50 all'età adulta, nella quale convivono intesa, comprensione, complicità insieme a odio, rivalità e gelosia. E insieme la Storia nel nostro Paese tutto, attraversando vari decenni, rappresentato attraverso ideali e aspirazioni dei personaggi e di diverse generazioni.
Il racconto incomincia ai giorni nostri, quando dopo che l'amica più importante della sua vita sembra essere scomparsa senza lasciar traccia, Elena Greco, una donna anziana che vive in una casa piena di libri, accende il computer e inizia a scrivere la storia sua e di Lila. Ambientato in una Napoli pericolosa e affascinante, inizia così un racconto che copre oltre sessant'anni di vita e che tenta di svelare il mistero dell'amica geniale di Elena, la sua migliore amica, la sua peggiore nemica.



Protagoniste assolute Elisa Del Genio e Ludovica Nasti per i ruoli di Elena e Lila bambine, Margherita Mazzucco e Gaia Girace per le due ragazze durante l'adolescenza. Attrici giovanissime emerse da un casting durato otto mesi, durante i quali sono stati provinati oltre 8000 bambini e 500 adulti provenienti da tutta la Campania. Attori professionisti e non professionisti, bambini e ragazzi reclutati nelle scuole di tutti i quartieri.

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"Ho cercato di prediligere il racconto assecondandone svolte e movimenti dei personaggi - racconta Saverio Costanzo. - Una trasposizione che tenta di riconsegnare agli spettatori le grandi scene del romanzo di Elena Ferrante da cui la serie è tratta. La recitazione, sempre in bilico, è alla ricerca di una densità e di una pienezza ogni volta animata dalle correnti contrarie e contradditorie che animano i suoi personaggi. La voce del racconto è la stesura di un libro. Una prima persona che accompagna lo spettatore dentro i pensieri più inconfessabili della protagonista. Una voce che ha la funzione anche di legare insieme il tempo del racconto con la stessa anarchica e sentimentale libertà delle pagine di un diario. Gli otto episodi vogliono essere parte di un unico racconto eppure la divisione tematica li differenzia per forma filmica e struttura narrativa, ispirandosi ogni volta ai mutamenti del corpo e agli stati d'animo delle protagoniste. L'immagine, la messa in scena, i colori della serie evolvono così e si modificano con l'avanzare della Storia".



Già apprezzata dalla critica a Venezia '75 e dai circa 42 mila spettatori che l'hanno vista nei tre giorni di eccezionale programmazione cinematografica, la produzione - targata Lorenzo Mieli e Mario Gianani per Wildside e da Domenico Procacci per Fandango, in collaborazione con Rai Fiction, TIMVISION e HBO Entertainment, in co-produzione con Umedia - può vantare soggetto e sceneggiatura della stessa Ferrante, oltre che di Francesco Piccolo, Laura Paolucci e Saverio Costanzo. Ai cui ordini si sono mossi 150 attori e 5000 comparse sui vari set, a partire dall'imponente ricostruzione del Rione, il set principale della serie: 20 mila metri quadrati divisi tra 14 palazzine, 5 set di interni, una chiesa e un tunnel costruiti in oltre 100 giorni di lavorazione.
 
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