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La tv con Gioia
La comicità per lei è affiorata, così, quasi senza progettualità, né coscienza, come l'attitudine a recitare. Paola Minaccioni, 30enne, alias Gioia, forzata del 'macchinario' dimagrante del programma "Mmhhh!" in onda su Raiuno ogni martedì in seconda serata.

12.04.2007 - Autore: Paola Marino
La comicità per lei è affiorata, così, quasi senza progettualità, né coscienza, come lattitudine a recitare. Paola Minaccioni, 30enne, alias Gioia, forzata del \'macchinario\' dimagrante del programma \"Mmhhh!\" in onda su Raiuno ogni martedì, ha iniziato il suo percorso artistico senza vere intenzioni. Gestualità, mimica, straordinaria capacità imitativa se le porta dietro sin da ragazzina. Poi nel 91 loccasione di frequentare una scuola di recitazione, nel 92 lapprodo al Centro sperimentale di cinematografia e dal 94 tanto lavoro, per anni, senza distinzioni di genere: teatro drammatico e comico, cabaret, radio, tv. Fino ad un incontro che è stato la realizzazione del sogno della sua vita, quello con Serena Dandini.
Una delle poche intenzioni testarde e mirate che hai avuto.
P.M.:\"Sì. Pensa che avevo fatto un primo provino con lei a 18 anni: un disastro! Feci una brutta figura. A dieci anni da quellincontro, una nuova occasione per Mmmhh! appunto e mi è andata bene!\"
Come è nato il personaggio di Gioia?
P.M.:\"Per caso, come molte cose che ho fatto nella mia vita artistica. Ho preso spunto dalla infinita tenerezza e tristezza che mi comunicano quelle interviste realizzate a persone obese che si fanno riprendere in bikini nei centri dimagranti. Persone che fanno credere di aver risolto i problemi della loro vita ritrovando la magrezza, ma che in realtà hanno un altro mucchio di problemi da affrontare. Ho preparato quel personaggio in pochissimo tempo\".
Paola, di nuovo accanto a Greg e Lillo. Amicizia o sodalizio professionale?
P.M.:\"Entrambe le cose, per fortuna. Li adoro e adoro lavorare con loro. Seguivo i loro spettacoli prima di conoscerli personalmente. Poi anche loro hanno notato me in uno spettacolo estivo e da lì è nata lamicizia e la voglia di fare qualcosa insieme. Ci siamo ritrovati, divertendoci davvero tanto a fare in tv, \"Telenauta69\". Lì ho capito con chi avrei voluto lavorare in tv e in che modo. In televisione le esperienze negative non sono mancate, ma mi hanno dato la possibilità di sapere quello che non avrei più voluto vivere\".
Il teatro è unattività perennemente parallela, per te. Ma il fare tv è una tentazione legata alla popolarità che regala velocemente?
P.M.:\"Certo non posso negare di aver desiderato di fare il colpaccio nella mia carriera. Non tanto per il successo, quanto per arrivare alla libertà di scegliere, di fare una vita serena. Perché il mestiere dellattore fa correre il rischio di vivere in una costante ossessione del lavoro: fai lattore, incontri attori, frequenti amici attori. Mentre per me esiste anche la vita, quella vera, fatta di altri valori, senza i quali il lavoro non avrebbe senso né spessore\".
Ti piace lavorare con Serena Dandini?
P.M.:\"Molto. Non solo è una donna di grande intelligenza, ma hanche un fiuto e una sensibilità straordinari. Quando ci siamo incontrate per questo ultimo provino mi ha guardato e ha tirato fuori da me il meglio, nel completo rispetto della mia personalità. Sono entusiasta, ora aspetto un\'occasione con Almodovar..\"