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La televisione
Andrea Scrosati ci dice cosa pensa del piccolo schermo e del suo pubblico.

12.04.2007 - Autore: Teresa Manuela Plati
Una volta Carlo Verdone, piuttosto critico nei confronti del mondo televisivo ha dichiarato(Espresso 21/10/1999): \"Direi che non cè altro pubblico che quello ubriacato di televisione, inchiodato sulla poltrona di casa a vedere a tutte le ore una partita, un videoclip, un telefilmquel pubblico che ti fa fare lincasso e che ha perso la memoria storica, un po ignorante, che non ha voglia di rischiare e consuma tutto in quattro e quattrotto. Tu sei un \'professionista della comunicazione\', sei daccordo con il quadro che Verdone dà del pubblico televisivo?
A.S.: \"Si e no. In generale, trovo che nei confronti della tv cè un atteggiamento schizofrenico da parte di tutti e, in particolare, da parte della classe più intellettualmente strutturata. Cè un rapporto di amore e odio: tutto ciò che fa la televisione è massificato e banale salvo, poi, usarla qualora sia possibile e non mi riferisco a Verdone che stimo molto ma, nello specifico di questa sua affermazione, non sono del tutto daccordo.
Innanzitutto trovo che il pubblico televisivo sia variegato ed estremamente ampio: va dal target che segue MTV a quello di Retequattro, passando per le reti nazionali con una tale e tanta varietà in termini di programmazione che dà un ampio margine di scelta a chi sta dallaltra parte del video.
Il punto credo sia \"come ciascuno vive il rapporto con il mezzo televisivo\" il cui consumo, se fatto in maniera responsabile, ovvero sulla base dei propri interessi, restituisce alla televisione il suo ruolo che è quello di produrre contenuti, come altri mezzi. E ovvio che la sua penetrazione è più forte di altri, è un mezzo più pervasivo ed è difficile trattare largomento in poche battute...però non tendo a ragionare in termini di pubblico televisivo, ma in termini di produzione: proprio in quanto ciò è vero del mezzo, è importante che la produzione di messaggi che arrivano dalla televisione sia il più variegato possibile, per offrire al pubblico la possibilità di scelta. Il problema vero, trovo, sarebbe se il tipo di prodotti offerti da questo mezzo fosse completamente uniforme, ma, nonostante il rischio, allo stato attuale mi sembra che siamo ancora abbastanza lontani da questa ipotesi.\"
Un personaggio non ancora particolarmente famoso che, secondo te, ha ancora molte carte da giocare?
A.S.: \"In questo periodo, ci stiamo occupando anche dellufficio stampa e comunicazione della versione italiana del musical Notre Dame dè Paris, lopera di Riccardo Cocciante, prodotta qui in Italia da David Zard.
La protagonista, che fa la parte di Esmeralda, Lola Ponce ha unenorme carica artistica e vitale e tutti i numeri per emergere a prescindere dallindiscusso successo del progetto in corso, il teatro registra infatti il tutto esaurito per i prossimi due mesi.\"
Progetti post-Fiorello?
A.S.: \"Per quel che riguarda lo specifico televisivo, nellimmediato i programmi di Piero e Alberto Angela, \"La partita del cuore\" che si svolgerà nella seconda metà di maggio e poi progetti legati ad aziende private ed amministrazioni pubbliche.\"