Da almeno dieci anni a questa parte Margherita Buy
è indiscutibilmente la miglior attrice italiana. Se la sua personalità schiva
le avesse invece permesso di ritagliarsi quella visibilità mediatica che altre
interpreti nostrane hanno saputo ottenere, allora probabilmente sarebbe anche
una "diva", maggiormente apprezzata anche al botteghino. Ma forse,
anzi senza dubbio, il fascino della Buy sta proprio nella sua riservatezza, in
quella sorta di carattere "trattenuto" che sembra liberarsi con
pienezza soltanto davanti la macchina da presa. E pensare che ad un certo
momento, verso metà dagli anni '90, sembrava che la sua carriera avesse subito
un rallentamento destinato a relegarla in ruoli di secondo piano. Dopo i
folgoranti esordi e le bellissime interpretazioni de "La stazione"
(id., 1990) di Sergio Rubini - suo ex-marito -, "Chiedi la luna"
(id., 1991) di Giuseppe Piccioni o "Maledetto il giorno che t'ho
incontrato" (id., 1992) di Carlo Verdone, il tentativo di
esplorare più seriamente le vie della commedia aveva portato ad una serie di
insuccessi di critica e pubblico a dir poco fragorosi.
Quattro David di Donatello ed altrettanti Nastri
d’Argento vinti fino ad ora stanno a suggellare come Margherita Buy sia la più
importante e preparata attrice del nostro attuale panorama. Un’intensità
emotiva espressa attraverso uno sguardo insicuro, un gesto ben definito, un
sorriso nervoso: impossibile non restare affascinati dalla varietà delle
possibilità attoriali della Buy, capace di passare da momenti di stravagante e
surreale comicità ad altri in cui la compostezza e l’eleganza raggelata
rivelano capacità mimetiche di talento purissimo. A testimoniarlo, se ce ne
fosse ancora bisogno, il nuovo “Saturno contro” (id., 2007) di Ferzan
Ozpetek ed il prossimo “Elsa” (id., 2007) di Silvio Soldini.
Quale attrice in Italia sa recitare meglio di Margherita Buy?


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La signora del cinema italiano
Da almeno dieci anni a questa parte Margherita Buy è indiscutibilmente la miglior attrice italiana. E se non fosse così schiva e timida allora probabilmente sarebbe anche una diva

12.04.2007 - Autore: Adriano Ercolani