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La Pupetta dell’Arcuri sull’onda delle polemiche

La serie interpretata da Manuela Arcuri, al giro di boa, viene chiamata a confermare i buoni risultati nonostante le tante voci contro.

manuela arcuri pupetta

17.06.2013 - Autore: Mattia Pasquini
Una donna coraggiosa con un carattere ribelle, che va contro la sua famiglia patriarcale anni ‘50, dove le donne erano succubi. E’stato un ruolo bellissimo, perché capita un po’ di tutto. Sono soddisfatta di aver interpretato questa storia”, Manuela Arcuri chiude così ogni polemica sul personaggio controverso al centro della discussa fiction di Canale 5, 'Pupetta – Il coraggio e la passione'.

La curiosità del pubblico sembra però aver avuto la meglio sulle accuse di alcune autorità napoletane, contrarie alla serie che trasformava la tragedia in farsa e che rischiava di diventare un inno alla camorra, e dopo la prima serata – vinta con quasi 5 milioni di spettatori (e il 19,10% di share) – la seconda ha registrato un lieve calo di spettatori (4 milioni e mezzo), ma un altrettanto lieve aumento di share (19,17%).

Appartenente alla Camorra, come affiliata alla Nuova Famiglia, come stabilito nel 1986 da la sezione misure di prevenzione del Tribunale di Napoli, per il regista Luciano Odorisio è soprattutto la protagonista di “una storia che all’epoca fece scalpore e m’impressionò”. Una storia di ribellione e di regole maschiliste cui opporsi.
Anche se nell’interpretare la vita di questa criminale, moglie del boss Pasquale Simonetti detto Pascalone 'e Nola e sorella di Ciro Maresca detto Lampetiello, al centro di episodi drammatici della nostra storia contemporanea – assolta per insufficienza di prove dall’accusa di essere la mandante dell'omicidio di Ciro Galli e sospettata di gestire feste cui partecipavano magistrati e alte personalità durante la sua reclusione nel carcere di Bellizzi Irpino – la Manuela nazionale ha trovato un solo ostacolo, superato: “recitare con l’accento napoletano. Il lavoro maggiore è stato di certo questo”.

Si attende ora di vedere se queste tendenze verranno rispettate o se il progressivo definirsi del personaggio – costruito all’80% sulla vera figura della Maresca – potrebbe allontanare una parte del pubblico fino a qui avvinto.
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