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La leggenda di Zorro

Arriva venerdì nelle sale italiane il sequel del divertente e fortunato film "La maschera di Zorro". Nel cast sempre Antonio Banderas e Catherine Zeta-Jones

The Legend Of Zorro

12.04.2007 - Autore: Adriano Ercolani
The Legend of Zorro
Id., Usa, 2005
Di Martin Campbell; con Antonio Banderas, Catherine Zeta-Jones, Rufus Sewell, Adrian Alonso

Tempi duri per Alejandro De La Vega (Antonio Banderas), alias Zorro: sua moglie Elena (Catherine Zeta-Jones) ha chiesto la separazione, e suo figlio Joaquin (Adrian Alonso) lo crede un padre distratto e buono a nulla. In realtà come benefattore del  popolo messicano Zorro sta vivendo un periodo particolarmente intenso, in quanto la California sta per essere ammessa come trentunesimo stato d’America. C’è però chi sta tramando contro tale annessione, e con la forza costringe i poveri contadini che posseggono un pezzo di terra ad abbandonarla con lo scopo di appropriarsene. La situazione per Alejandro si complica ulteriormente quando Elena si fidanza ufficialmente con il ricco francese Armand, (Rufus Sewell), trasferitosi in California da pochissimo tempo. Diviso tra l’amore per la famiglia e quello per il suo popolo, Zorro ben presto scoprirà alcune strane coincidenze che riguardano proprio il nobile francese. Ed anche la bella Elena non resta ferma a guardare…

La domanda sorge spontanea? A ben sette anni dal divertentissimo primo episodio, c’era proprio bisogno di un seguito alle avventure dello spadaccino mascherato? Visto il risultato di questa seconda puntata, la risposta arriva come lapidaria: no. Tanto infatti “La maschera di Zorro” (The Mask of Zorro, 1998) si presentava come un film di “cappa e spada” fresco e simpatico, tanto questo “The Legend of Zorro” è un lungometraggio tronfio e ridondante, in cui effetti speciali ed azione un po’ stantia si ripetono a ritmo indiavolato ma senza una logica ben precisa.

A livello di regia e organizzazione dello spettacolo, Martin Campbell ha compiuto un fragoroso passo indietro: dovendo coprire i numerosi buchi di sceneggiatura, ha preferito inzeppare fiumi di azione e scenette pseudo-comiche ovunque, con il risultato di infastidire e rendere fin troppo scoperto il gioco di furberia. Da parte loro, i due protagonisti, soprattutto Banderas, dimostrano di aver accusato i sette anni di distanza dal primo capitolo, e dal confronto con la strabordante fisicità di allora escono abbastanza ridimensionati. Se la Zeta-Jones però se la cava ancora grazie alla sua indubbia bellezza, è proprio il divo di origine iberica a risentire maggiormente del tempo passato, e propone allo spettatore uno Zorro troppo dimesso e “stanco”. Campbell all’inizio del film prova a rinvigorirlo facendolo piroettare in aria come un super-eroe, ma non riesce comunque nell’intento di ringiovanirlo.

Estenuante anche nell’eccessiva durata (due ore e dieci!), “The Legend of Zorro” fallisce il colpo proprio a causa di una sciatta riproposizione di quello che aveva decretato il successo del precedente: come ad Hollywood non hanno ancora del tutto capito, non basta aumentare il budget e le esplosioni per fare un buon sequel…