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La Francia ci ama

"L'ora di religione" di Marco Bellocchio è in concorso nella Selezione Ufficiale accanto ai più grandi registi del mondo a conferma dell'amore che i francesi hanno verso il nostro cinema.

L'ora di religione

15.05.2002 - Autore: Leonardo Godano
Dopo che la stagione passata, il cinema italiano attraverso tre film (La stanza del figlio, Lultimo bacio, I cento passi) era rifiorito in tutti i suoi generi, molti addetti ai lavori non erano certi che il 2002 potesse continuare sotto quella stella. A smentirci è nientemeno che il Festival di Cannes che ha accolto nelle sue varie sezioni un buon numero di pellicole italiane. E sono proprio le parole di Marie-Pierre Macia, direttrice della Quinzaine, e da sempre strettissima collaboratrice di Gilles Jacob a dichiarare le qualità e la vitalità del cinema italiano: \"girati in digitale o a bassissimo costo con attori sconosciuti, tutte le opere italiane sono coinvolgenti nel loro comune desiderio di tornare a storie intime e personali e raccontate con una regia coraggiosa\".   Preannunciato da tempo, ma confermato solo ieri \"L\'ora di religione\" di Marco Bellocchio (per il regista dei Pugni in tasca si tratta della quinta partecipazione a Cannes) è in concorso nella Selezione Ufficiale accanto ai più grandi registi del mondo a conferma dellamore che i francesi hanno verso il nostro cinema. Grande riconoscimento nei confronti del cinema italiano anche nelle sezioni più tipicamente di tendenza, la Quinzaine des Réalisateurs e la Semaine de la Critique. \"Angela\" di Roberta Torre e \"L\'imbalsamatore\" di Matteo Garrone sono stati selezionati nella Quinzaine mentre \"Da zero a dieci\" di Luciano Ligabue e \"Respiro\" di Emanuele Crialese hanno trovato spazio nella Semine. Troviamo opere italiane anche nelle competizioni ancora più di nicchia. Nella sezione cortometraggi \"Figlio di penna\" di Francesco Amato andrà alla Semaine mentre sono in concorso i documentari \"Carlo Giuliani, ragazzo\" di Francesca Comencini e \"Bella Ciao\" di Carlo Freccero, Marco Giusti e Roberto Torelli.   Oltre alla prima presenza assoluta di Woody Allen che inaugurerà il Festival con la prima di Hollywwod ending, Cannes aprirà quest\'anno con una ouverture in forma di celebrazione. Un film di repertorio realizzato dal direttore del Festival Gilles Jacob Histoire de festival che ripercorrerà le origini e i grandi momenti del cinema attraverso i personaggi e le evoluzioni del festival francese dal 1946 a oggi.
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