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La fiamma sul ghiaccio

Umberto Marino firma regia e sceneggiatura, ed affianca Raoul Bova in un lungo lavoro sul personaggio, sull'espressività bloccata di chi non sa riconoscere le emozioni, il corpo mutilato di chi non può viverle

La fiamma sul ghiaccio

12.04.2007 - Autore: M.S.
Italia 2005
Regia di Umberto Marino;
con Raoul Bova, Donatella Finocchiaro, Max Giusti

Riconosciuto dal Ministero dei Beni Culturali come film di interesse nazionale, “La fiamma sul ghiaccio” è la storia di un amore estremo ed assoluto, che non chiede spiegazioni, non accetta rifiuti. E può unire l’inconciliabile, come Raoul Bova nei panni di un autistico isolato nelle sue ossessioni e una clochard confusa e piena di sogni, decisa ad inseguirlo.

Umberto Marino firma regia e sceneggiatura, ed affianca Raoul Bova in un lungo lavoro sul personaggio, sull’espressività bloccata di chi non sa riconoscere le emozioni, il corpo mutilato di chi non può viverle.

La credibilità della malattia è poi secondaria, perché i due protagonisti sono due simboli, due persone completamente disarmate ad affrontare tutte le fasi, i classici passaggi universali, dell’amore. Fabrizio è un professore di matematica. La sua vita è protetta e scandita tra il lavoro all’università e le mure domestiche, nella casa dei genitori, le abitudini di ogni giorno. Tutto è tenuto sotto controllo, quantità e tempo concesso ad ogni avvenimento, nessuno spazio agli imprevisti.

E’ assolutamente impreparato a conoscere l’amore, quello che non ti aspetti e non riesci ad arginare, quello che è come una malattia mentale. Caterina è una ragazza disturbata, irregolare, vive per strada, sganciata dalla realtà. Periodicamente ha delle crisi e viene ricoverata, sedata in uno stato accettabile di normalità. Quando incontra Fabrizio le basta uno sguardo per capire che lui è il suo amore, e decide di rincorrerlo ovunque, di richiamarlo alla vita.

Eppure il loro è un viaggio che non si appiattisce sui clichè della malattia - dottori, farmaci, e società circostante - né enfatizza il dramma dell’amore, che forse non dura, o forse passa senza lasciare né vincitori né vinti. Disseminato di poesia, accompagnato da una bellissima colonna sonora, è un’emozione che ci attraversa e ci lascia senza esatte parole di spiegazione, ma che forse vale la pena vivere.



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