Quello che fin dall’inizio ha destato la perplessità della maggior parte
degli addetti ai lavori è stata la scelta di un posizionamento temporale della
Festa del Cinema che è andato in diretta concorrenza con i due altri principali
festival di cinema in Italia, e cioè Venezia (agosto/settembre) e Torino
(novembre). Nonostante i proclami di Marco Muller, quest’anno al Lido si è
vista una qualità delle opere decisamente inferiore rispetto alle passate
edizioni, e soprattutto un’affluenza di pubblico e stampa molto minore: è
possibile che si tratti soltanto di una coincidenza? Difficile immaginarlo. Ma
se il Lido può comunque vantare un prestigio che dura da decenni e un glamour
che garantisce comunque un notevole ritorno d’immagine (e probabilmente anche
economico), le stesse proporzioni non possono valere invece per Torino, quella
che a tutt’oggi è senza dubbio la rassegna di cinema meglio organizzata nel
nostro paese. Retrospettive complete, accompagnate da monografie accuratissime
sui più grandi autori del passato – ricordiamo su tutti i recenti omaggi a
Friedkin, Chabrol, Landis e Walter Hill. Oltre a questo, ogni anno il festival
di Torino ha presentato in anteprima nazionale qualche vera e propria chicca di cinema indipendente
americano: “Ghost World” (id., 2002), “Mean Creek” (id., 2004) e soprattutto un
capolavoro come “Sideways” (id., 2004) hanno scelto la vetrina piemontese per
il lancio in Italia. Siamo sicuri che la più blasonata Festa di Roma, che per
giunta si tiene un mese prima, non indebolirà le possibilità di Torino di
arrivare ad accaparrarsi perle come queste? Sinceramente, ci auguriamo proprio
di no, anche se gli auspici non sono certo dei migliori: non ci resta che
attendere novembre e commentare i risultati finali di questa piuttosto ambigua
situazione di concorrenza interna…


NOTIZIE
La festa del cinema
La kermesse si preannuncia intrigante: il calendario è fittissimo, ed equilibra con sapienza grandi firme internazionali, numerose pellicole italiane, uno sguardo su cinematografie emergenti e grandi opere del passato

09.10.2006 - Autore: Adriano Ercolani