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La donna bionica che visse due volte

Grande ritorno su Steel della donna bionica. Personaggio cult degli anni '70 in veste rinnovata: migliore, più forte, più veloce, e con una miriade di effetti speciali.

Bionic Woman

19.05.2009 - Autore: Gianluigi Cacciotti
Chissà se trent’anni fa, quando da una costola de “L’uomo da sei milioni di dollari” nacque “La donna bionica” lo sceneggiatore e produttore Kenneth Johnson si aspettava il grande successo che avrebbe avuto, segnando la storia delle serie di fantascienza. E chissà se la NBC, anni dopo e con mezzi a disposizione assai più progrediti si aspettava di poter fallire su un prodotto già celebre.

E’ quello che è successo al palinsesto del network statunitense, quando nell’ottobre 2006 decise di investire diversi milioni nel rilancio della donna cyborg più famosa. Furono così messi in produzione diversi episodi pilota (ben tre!) per trovare il giusto equilibrio tra elementi affermati nella precedente versione e caratteristiche innovative, così da trasmettere l’idea che fosse un prodotto “degno di un nuovo interesse, per gli appassionati di sempre”.

Solo dopo diversi cambiamenti e dodici mesi di lavoro, David Eick (già produttore di Battlestar Galactica) trovò la formula vincente per il debutto della “Donna Bionica” 2.0 interpretata da una giovanissima attrice britannica che risponde al nome di Michelle Ryan (famosa oltremanica per la sua interpretazione in EastEnders).

I primi due episodi, visti in anteprima allo scorso Telefilm festival, raccontano di Jamie Sommers, ragazza della porta accanto che, abbandonata l’università, lavora come barista. E’ fidanzata con un chirurgo la cui vita sembra essere contornata dal mistero, oltre che guidata da un padre autoritario e pianificatore. A momenti felici si sommano dunque normali preoccupazioni, fino a quando la normalità cessa di far parte della vita di Jamie in seguito a un brutto incidente automobilistico che le fa perdere tre arti e un occhio. In lotta tra la vita e la morte, verrà salvata in un laboratorio governativo, dove le verranno impiantati degli arti e un occhio bionico.

Una nuova esistenza dunque, divisa tra il lavoro in missioni ad alto rischio per il governo e i tentativi di badare alla sorella dal carattere difficile per farle vivere un’esistenza normale in una pittoresca quanto insidiosa San Francisco.

Boom di ascolti negli USA per i primi episodi della serie (ben oltre 14 milioni di telespettatori), frutto dei larghi investimenti del network (15 milioni di dollari solo per promuovere il prodotto). Ad un successo iniziale però è succeduto un vistoso calo, che sommato allo sciopero degli sceneggiatori dello scorso anno, ha portato alla cancellazione della serie.

“Bionic Woman” andrà in onda sul canale Steel di Mediaset Premium in prima serata a partire dal 26 settembre.

 

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