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La detective Sarti

Giovanna Nodari è la detective privata Graziella Sarti di "Incantesimo" la fiction della Rai arrivata alla quarta serie e che tiene il pubblico televisivo italiano con il fiato sospeso intorno alle vicende che si svolgono nella clinica Life.

Incantesimo 4

14.03.2003 - Autore: Domitilla Ferrari
Giovanna Nodari è la detective privata Graziella Sarti di Incantesimo la fiction della Rai arrivata alla quarta serie e che tiene il pubblico televisivo italiano con il fiato sospeso intorno alle vicende che si svolgono nella clinica Life. Il suo personaggio che farà la sua comparsa il 16 novembre è risoluto, serio nel suo lavoro e lei è una ragazza simpatica, determinata, puntigliosa e molto critica con se stessa. Doti queste che la porteranno sicuramente verso la strada del successo.   Come è iniziata la tua carriera?   G.N.:Ho iniziato a lavorare a teatro a Milano poi da sei anni mi sono trasferita a Roma, dove ho continuato a lavorare sia con il teatro che con la tv.   Puoi parlarci del tuo personaggio?   G.N.:Graziella Sarti è uninvestigatrice privata che viene chiamata ad indagare sul rapimento di Valeria Duprè, chiamata dal padre di lei. E una donna che si mette molto in gioco anche se allinizio potrebbe sembrare che fa il suo lavoro solo per denaro invece sarà pronta a mettere a rischio la sua stessa vita pur di venir a capo del caso.   Verrà coinvolta nella storia al di fuori del lavoro?   G.N.:Bhè, sì, nel corso delle indagini conosce e si innamora di Giuseppe Ansaldi.   Come ti sei trovata sul set di Incantesimo?   G.N.:Mi sono trovata molto bene, è stata una bella esperienza e ho lavorato con dei bravi attori.   Cosa pensi del boom delle soap in Italia?   G.N.:Sono contenta che anche in Italia da qualche anno si sia iniziato a produrre della buona televisione. Secondo me il successo delle fiction italiana è dovuto al fatto che parlano di storie che ci sono vicine e lo spettatore si identifica facilmente.   Terminata la tua partecipazione a Incantesimo cosa ti piacerebbe fare?   G.N.:Un film per il cinema.   Il tuo regista preferito?   G.N.:Mhà, di registi di talento che mi piacciono ce ne sono talmente tanti che non ti saprei dire Io amo il cinema e trovo che anche in Italia ci sono molti registi bravi.   E difficile il lavoro di attrice?   G.N.:E difficilissimo, soprattutto perché ci sono pochi ruoli femminili e perché è un lavoro molto difficile in assoluto, ma a me piace molto.   Qual è il ruolo più distante da te che hai interpretato?   G.N.:Il ruolo di una ragazza ucraina, dovevo recitare con un accento russo. E bello interpretare personaggi distanti da te perché fai un lavoro maggiore su te stessa. Questo lavoro mi piace appunto perché dai vita a personaggi che non esistono, dove cè sicuramente parte di te e lati che altrimenti non tireresti fuori. Anzi, più un personaggio è distante dal mio modo di essere e più interviene la creazione artistica.   Cosa ti piace fare nel tempo libero dal lavoro?   G.N.:Amo leggere, mi piacciono molto i romanzi perché mi fanno sognare    
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