Si comincia dal finale. Il tendone sulla spiaggia è illuminato e la festa è iniziata da un pezzo. La voce della protagonista avverte lo spettatore delle sue funeste intenzioni di vendetta. Poi un flash back porta il tempo della storia a cinque mesi prima: è da lì che Revenge comincia a raccontare, dall’arrivo della bella, ricca e misteriosa Emily Thorne negli Hamptons tutti feste di lusso e spiaggia.
Faccia angelica e portamento chic, questa Edmond Dantès in gonnella è il fulcro di ogni flashback, nodo che unisce il passato, il futuro e il presente narrato. È colonna portante di una suspance che segue due direzioni opposte, costringendo a chiedersi costantemente cosa è successo in precedenza e come l'oggi condurrà all’epica scena che i primi minuti hanno già rivelato.
Un gioco complesso quello architettato da questo serial made in ABC che rimane sempre in bilico tra una storia in fondo già nota, un ritmo che si potrebbe definire soft thriller, e il meccanismo di curiosità morbosa che vorrebbe mettere in moto. Il peso è tutto sulle spalle di Emily VanCamp, reduce da ruoli molto meno aggressivi in Everwood e Brothers &Sisters. La sua interpretazione ne risente, però, solo quando le spetta la parte della donna che grida vendetta a tutti i costi, quando regia e sceneggiatura scelgono di sottolineare l’ovvia carica di rabbia e di alludere ad un piano diabolico che, è cristallino più che chiaro, è già in atto. Ma la VanCamp sa il fatto suo e dosa bene l’aria da brava ragazza: ammalia con lo sguardo dolce e le maniere da ex ballerina di danza classica e fa cadere tutti, al di qua e al di là dello schermo, nel suo tranello.
La ragnatela avvolge gli Hamptons e lo spettatore in un sol colpo e il pilot basta per scatenare la fame di notizie, il desiderio di alzare ogni tappeto per far venire fuori la polvere. La serialità ha sperimentato questo meccanismo più volte, si pensi a Desperate Housewives, ma qui la sottile acutezza sta nel consegnare l’intera verità nelle mani di un solo, scaltro personaggio che potrebbe mentire e barare, omettere e scegliere di posporre perché la narrazione si svolge in parte nella sua testa, in parte grazie ad un suo racconto. Irretiti ci si lascia imbambolare dalle feste, dal mare, dal sole, dai soldi e dalla fotografia dall’aria retro, quasi a sentire l’eco della sigla di Dallas.
Revenge porta sullo schermo un adattamento di un classico della letteratura, Il Conte di Montecristo, e lo trasforma nella versione televisiva di un turn pages, libro dalla fattura non eccellente in cui una pagina tira l’altra. Ingurgitando le puntate come ciliegie, allora, viene spontaneo domandarsi: se la vendetta è già compiuta come sarà mai possibile una seconda stagione? Per svelare questo mistero e godersi una vendetta spietata e insesorabile l'appuntamento è a partire da mercoledì 30 novembre alle 21:00 su Fox Life
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NOTIZIE
La contessa di Montecristo
Con Revenge la ABC sonda il terreno della letteratura classica. Negli Hamptons si consuma una vendetta patinata e appassionante.

29.11.2011 - Autore: Valeria Roscioni