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La casa dell'angelo
Il social drama "La casa dell'angelo", in onda su Raiuno venerdì 5 aprile in prima serata, si fonda sul tema tragico della perdita di un figlio. Il film tv, inizialmente costruito per essere una miniserie, è prodotto da Rai Fiction e diretto dalla regista Giuliana Gamba.

12.04.2007 - Autore: Francesca Camerino
Nuovamente, una fiction tocca le chiavi dove siamo tutti più scoperti: il lutto familiare.
Il social drama \"La casa dellangelo\", in onda su Raiuno venerdì 5 aprile in prima serata, si fonda sul tema tragico della perdita di un figlio.
Il film tv, inizialmente costruito per essere una miniserie, è prodotto da Rai Fiction e diretto dalla regista Giuliana Gamba su soggetto e sceneggiatura di Carlotta Ercolino.
La storia è idealmente divisa in due parti. La prima è dedicata alle perdita, di un fìglio, di sé stessa, dellaffettività, della coscienza, della capacità damare. Laltra, si fonda sul ritrovamento, di sé, del senso materno, della figlia, del rapporto col partner.
La famiglia di Carla( Barbara De Rossi) è un gruppo sereno fino al momento in cui il figlio piccolo e amatissimo perde la vita. E un dolore insanabile per la donna che cerca consolazione nellalcol, mezzo per spegnere le emozioni, per cancellare i ricordi.
Il dramma dellalcolismo, diffuso ma troppo poco raccontato, serve alla regista Giuliana Gamba per far compiere alla protagonista un percorso di presa di coscienza di sé stessa. Barbara De Rossi ci parla del suo personaggio: \"Per interpretare il personaggio di Carla che amo tantissimo ho dovuto immaginare come si vive senza un figlio. Punto nodale è la confessione che la donna fa al marito Luca (Paolo Malco), la predilezione per il figlio piccolo che ama di più. Con lui ha maggiori affinità. Non è vero che i figli sono tutti uguali. In fondo nessuna madre avrebbe mai il coraggio di dirlo e sono felice di avere interpretato questa fiction anche perchè è di pubblica utilità\".
Tutti i personaggi del film sono messi alla prova e, tranne Vittorio(Stefano Pesce), il fidanzato di Chiara(Cristiana Capotondi), che si muove per solo interessi personali, ognuno di loro compie un atto damore nei confronti un altro.
Carla per amore del marito e della figlia Chiara, Luca nei confronti di Carla che ama sinceramente, la nonna Olga(Erica Blanc) nei confronti dei suoi familiari che cerca di difendere a tutti costi, Chiara nei confronti di Piero(Sergio Assisi).
Aggiunge Carlotta Ercolino, autrice della sceneggiatura: \"E giusto che finalmente un team di donne racconti una tematica così drammatica considerando anche che il seguito delle fiction è costituito per l85% da donne\". E le donne sono le principali vittime dellalcolismo, a volte per semplice noia o solitudine. La stessa Barbara De Rossi ha partecipato alle riunioni presso gli Alcolisti anonimi (che il 10 maggio compie il trentennale della sua attività n.d.r.), durante le quali è venuta a contatto con persone di ogni ceto e età, anche molto giovani. Afferma lattrice: \"E un luogo dove si confrontano senza vergogna, parlando lo stesso linguaggio. Ad accomunarli cè la mancanza di valori, di scopi, di mete.\"
Il finale del film sembrerebbe consolatorio, da happy end televisivo. In effetti, si conclude in maniera ottimistica ma non sul genere \"e vissero felici e contenti\", piuttosto, \"abbiamo chiesto aiuto e lo abbiamo trovato\".