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Ken Branagh è di nuovo Wallander

Debutta sulla BBC la seconda stagione della pluripremiata miniserie tratta dai romanzi di Henning Mankell. Tre nuovi film interpretati e prodotti da uno dei più grandi attori del vecchio continente.

Wallander - Kenneth Branagh

07.01.2010 - Autore: Pierpaolo Festa
Che cosa sta succedendo a Kenneth Branagh? Tra qualche settimana batterà il primo ciak sul set di “Thor”, avventura fantasy tratta dai fumetti Marvel e incentrata sulle divinità scandinave. E adesso rieccolo sulla BBC nei panni dell’ispettore svedese Kurt Wallander. Che il quarantanovenne attore e regista stia passando una fase di amore per il nord dell'Europa?

Kenneth Branagh nella nuova stagione di Wallander

Dopo aver impersonato il celebre eroe di Henning Mankell in “La falsa pista”, “Muro di fuoco” e “Un passo indietro”, Branagh è ancora Wallander nella seconda stagione della miniserie. Tre nuove avventure, ognuna delle quali è un film a sé. “Nel mio lavoro sono sempre guidato dalla passione – dichiara l’attore - Amo le crime fiction. E mi definisco un entusiasta di Wallander. Sin dall’inizio mi è sembrato che portarlo in Tv in lingua inglese potesse essere perfetto, e potesse essere una cosa davvero naturale”. Il primo dei tre nuovi episodi – intitolato “Faceless Killers” (lett. Assassini senza faccia) – è stato trasmesso in Gran Bretagna ieri 3 gennaio. Il 10 gennaio sarà la volta di “The Man Who Smiled” (L’uomo che sorrise) e poi, una settimana dopo, arriverà “The Fifth Woman” (La quinta donna). Come sempre la Svezia uscita dalla penna di Mankell e filtrata attraverso gli obiettivi di Igor Martinovic (che ha già lavorato al documentario premio Oscar “Man on Wire”), è rappresentata come un mondo tranquillo e colorato che nel giro di pochi secondi può trasformarsi nell’inferno sulla Terra. Omicidi, misteriose sparizioni, bagni di sangue e serial killer dai metodi molto più che brutali. Questa è la Ystad di Henning Mankell in cui si muove Kenneth Branagh. “Mi piace questa sua ferita aperta – aggiunge l’attore a proposito del suo personaggio – Kurt è uno che rimane costantemente esposto. Deve per forza coinvolgersi emotivamente nei casi, perché questo è l'unico modo per scatenare il suo potere investigativo. E intanto la sua vita privata va a rotoli. Questo potrebbe essere un cliché, ma attraverso la cultura e i paesaggi svedesi, diventa davvero affascinante”. 

       

Di solito siamo abituati a vederlo mentre dà vita ai personaggi shakespeariani, ma quando è alle prese con “Wallander”, Branagh utilizza tutt’altro approccio: “Wallander mi piace anche perché parla di meno rispetto ai miei soliti ruoli. Con questo personaggio, lo scopo è fare di meno ed essere di più. Per questo, quando sono in Svezia, conduco una vita solitaria anche io. Come sapete, Wallander non è proprio il massimo in quanto a socievolezza. E sebbene, la Svezia sia un mondo incredibilmente amicale, mi costringo a isolarmi come il personaggio. A volte però, torno a casa porto mia moglie fuori. Abbiamo bisogno di fare cose più vivaci, di vedere i colori, di sentire gli odori. Uno dei miei passatempi è proprio visitare i negozi di fiori”.

Kenneth Branagh è Wallander

In attesa di vederne la versione italiana su Sky tra qualche mese, vi segnaliamo che i dvd in inglese saranno disponibili per l’acquisto online a partire dall’8 febbraio. Intanto, ritornando alla sua passione per la Scandinavia, Branagh non nasconde di poter essere per la terza volta Wallander: “Dipenderà da come saranno accolti questi nuovi episodi, abbiamo bisogno di sentire che c’è ancora qualcosa da offrire al pubblico. Abbiamo bisogno di copioni davvero perfetti. Sarebbe fantastico tornare per la terza volta… e magari potrei anche portarmi sul set il Martello di Thor!”. 

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