Kasia è quindi una donna che vive il suo lavoro con passione e che in seguito ad un incidente, dovrà tornare a vivere tra handicap fisici e ferite soprattutto dell'animo. Nel cast, oltre all'attrice polacca, anche Adriano Giannini, Domenico Diele e Filippo Nigro. Per interpretare Manuela Paris, la Smutniak ha scelto un'interpretazione sofferta e minimale, che ha potuto realizzare anche grazie ispirazione venuta dalla propria storia personale.

"Per tutti e due gli aspetti della costruzione del personaggio - ci racconta l'attrice durante la presentazione in anteprima al Roma Fiction Fest 2015 - sia quello del tempo romano, sia quello afghano, ho pensato a quella sensazione di ore che scorrono ma che non scorrono, di tempo che però non è un tempo. Anche la parte militaresca è stata divertente. Io vengo da una famiglia militare. Mia nonna lo era. E ricordo che mi portava al lavoro e per lei era una cosa come un'altra. Qui in Italia non è così diffusa questa cultura, ma nel mio paese è la normalità". E continua raccontando il lavoro di preparazione per girare le scene ambientate in un'operazione di peace keeping nel paese del Medio Oriente: "Abbiamo lavorato con soldati che sono stati veramente in missione in quei luoghi. E abbiamo visto dei filmati dai quali potevamo in qualche modo capire come fosse la vita lì. Anche una ripresa del traffico di Kabul, dice molto della quotidianità di quel paese.". E conclude così il suo intervento. Fredda, distante, elegantissima.