Presentata in anteprima europea alla seconda edizione del Telefilm Festival (2004) arriva finalmente in Italia, dal 14 agosto ogni lunedi alle 22.30 in prima visione su Cult, K-street, la serie creata e prodotta da un duo già collaudato, l’attore George Clooney e il regista Steven Soderbergh. Vedi “Ocean’s eleven” e “Solaris” .
Fra realtà e finzione, con attori veri e politici veri, vanno in scena le lobbies, i gruppi di pressione a Washington che spesso influenzano le decisioni della Casa Bianca e del Congresso. E il titolo deriva proprio dal nome della strada dove sono concentrati i loro uffici. Spesso e volentieri consulenti presidenziali e giudici della Corte Suprema interpretano se stessi e collaborano alle sceneggiature. Del resto già in Traffic (Oscar per la migliore regia) Soderbergh aveva mostrato una propensione a mescolare personaggi reali e inventati. Tra i nomi eccellenti: James Carville forse il più famoso consulente politico degli States, a cui si deve in buona parte la vittoria di Clinton alle elezioni presidenziali del 1992; Michael Deaver, il più importante consulente d’immagine statunitense; Mary Matalin, assistente del Presidente Bush e consulente del Vice-Presidente Cheney, la prima a detenere due titoli contemporaneamente. Persino Hillary Clinton si è prestata per una breve apparizione.
I protagonisti di K-Street sono una delle coppie più celebri del mondo politico e mediatico statunitense, James Carville e Mary Matalin, marito e moglie nella realtà, democratico l'uno, repubblicana l'altra. Nella serie, come accennato in precedenza, interpretano la parte di se stessi come titolari di un immaginario studio di consulenza, il Bergstrom Lowell, capace di muovere le leve del potere e di costruire o ricostruire l'immagine di candidati, organizzazioni e interessi di qualsiasi natura.
A metà strada tra un documentario, un reality show e una fiction, "K-Street", come dichiarato dallo stesso Soderbergh vuole stupire i telespettatori. E per attenersi strettamente all’attualità tutte le puntate sono state girate nel giro di soli tre giorni per ognuna, dopo aver spulciato a dovere i giornali -come sottolinea George Clooney. L’episodio pilota, della durata di 20 minuti, è incentrato sul dibattito che si accende nella società di lobbisti sulla decisione di accettare o meno come cliente Ahmad Chalabi, il dissidente iracheno e membro del governo provvisorio di Baghdad. Oltre a molti senatori vi ha partecipato anche la democratica Hillary Clinton.
Il telefilm ha esordito su HBO il 14 settembre 2003 ed è andato in onda fino al novembre dello stesso anno con la prima stagione costituita da 10 episodi di trenta minuti ciascuno. Per il momento non ne è prevista una seconda. Se gli spettatori si aspettano un’altro West Wing sicuramente rimarranno delusi. Come succede in Law and Order, "K-street" si ispira a fatti di cronaca quotidiana, con un effetto altamente realistico rispetto alla versione più romanzata della precedente saga presidenziale. Lo stesso Soderbergh l’ha definita una ‘real-time fiction’, per poi sottolineare che questa innovativa serie tv non vuole essere un modo per fare politica ma solo per mostrare alla gente i meccanismi di un mondo affascinante e quasi sconosciuto.


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K-street
Presentata in anteprima europea al Telefilm Festival 2004 arriva finalmente anche in Italia la serie creata e prodotta da un duo già collaudato, l'attore George Clooney e il regista Steven Soderbergh

19.05.2009 - Autore: Rossana Cacace