NOTIZIE

Julianne Moore: una rossa vincente

Un'attrice da conoscere e da scoprire, attraverso la sua pregevole e ricca filmografia.

julianne moore

12.04.2007 - Autore: Claudia Panichi
Intensa, particolare, ghiaccio e fuoco. Julianne Moore è l'antidiva per eccellenza, e ha recitato con passione e determinazione i ruoli più intensi. Un'attrice che sa il fatto suo, brava e convincente. Niente a che fare con la maggioranza delle star di Hollywood, tutte sorrisi e paillettes: la Moore è un'attrice da conoscere e da scoprire, attraverso la sua pregevole e ricca filmografia.   La rossa attrice di Fayetteville, North Carolina, prima di approdare al cinema di alto livello, conduce una lunga gavetta televisiva che la vede impegnata per tutti gli anni '80. Notata da Altman, nel pessimistico affresco dell'America contemporanea "America Oggi" ( 1993), comincia la sua ascesa al grande cinema interpretando una "scena culto" in cui recitava nuda dalla vita in giù. Il coraggio e l'oggettiva bravura dell'attrice vengono finalmente riconosciuti e da allora è un susseguirsi di presenza in film di grande successo come "Nove mesi" (1995), "Jurassic Park 2"( 1997) e "Hannibal" (2001), in cui eredita lo scottante testimone di Jodie Foster.   Carismatica, attraente e valida interprete, non ama condurre una vita mondana e preferisce rifuggire dai bagliori spesso effimeri della bella vita hollywodiana. Ha un figlio di due anni, Cal, avuto dalla relazione con il regista Bart Freundlich conosciuto sul set di "Segreti di cuore" e che sarà il regista del film "World Traveler", ancora il lavorazione, così come "The shipping news", in cui la rossa Julianne recita a fianco di Kevin Spacey.   Ha compiuto da poco quarantuno anni, e, cosa bizzarra, il raggiungimento di un'eta più matura ha coinciso con lo sbocciare di un successo più che meritato. Anche se arrivata piuttosto tardi, la fama e notorietà sono comunque decisamente giunte alla grande. Al suo attivo vanta già due nominations agli Oscar nel giro di dieci anni: quella per miglior attrice non protagonista con "Boogie Nights" e per migliore attrice con "Fine di una storia".   Non è facile per un'attrice non estremamente bellissima e, per di più, già quarantenne trovare parti a Hollywood, ma per lei i ruoli ci sono. Poliedrica e cangiante in ogni sua performance, ha nel cassetto un Golden Globe come migliore attrice nel 2000 per il film "Un marito ideale" e nel 2001 per "Fine di una storia".   Ma è il 2002 l'anno d'oro di Julianne. Si è aggiudicata, pienamente meritata, la coppa Volpi per la migliore attrice alla 59esima mostra del Cinema di Venezia grazie all'interpretazione di "Far From Heaven", film di Todd Haynes prodotto da Steven Soderbergh e George Clooney. E' nel film una donna che in qualche maniera incarna perfettamente l'ottimismo che appartiene al popolo americano: prima di vedere crollate tutte le sue illusioni, è convinta di poter cambiare il mondo. Ma è inevitabilmente vittima del mondo in cui vive, e la Moore riesce perfettamente a celare il dolore della donna mostrando un sorriso e mascherando la sofferenza della protagonista con incisiva espressività. Un talento che ha permesso all'attrice di ritagliarsi un posto di tutto rispetto nello star system.
FILM E PERSONE