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Intervista a Pupi Avati
Un grande regista e un grande uomo con una carriera di tutto rispetto alle spalle, che torna sul grande schermo con "Il cuore altrove".

12.04.2007 - Autore: Vanessa Bozzi
Incontriamo a Roma Pupi Avati bolognese classe 1938. Un grande regista, un grande uomo con una carriera di tutto rispetto alle spalle, che oltre e dirigere pellicole di successo lo ha portato a ricevere numerosi riconoscimenti tre cui il Premio Luchino Visconti alla carriera nel 1995 e il Premio De Sica nel 2001. È stato nominato Cavaliere della Repubblica nel 1996.
Tra i suoi capolavori impossibile non citare: La casa dalle finestre che ridono (1976), Una gita scolastica (1983) Il Testimone dello sposo (97 Nomination al Golden Globe e allOscar). E lultimo delicato capolavoro: Il cuore Altrove che ha scritto e diretto con maestria e sensibilità.
Andiamo a ritroso. Il finale del film lascia un po perplessi
Io posso dare la mia interpretazione, anche se ognuno può interpretarlo come crede secondo la sua sensibilità. Per me Nello (Neri Marcorè) non canterà in nessun coro. La distanza tra il singolo è il coro è la metafora del film. Nonostante la storia intensa che vive con Angela sarà sempre luomo con il cuore altrove continuerà ad investire su progetti, sui sogni, sulle attese. Così lho pensato io.
Vanessa Incontrada e Neri Marcorè. Due scelte coraggiose per i ruoli da protagonista. Due esordienti che però hanno dimostrato di essere ottimi attori.
Sì ma nel caso di Neri è un merito che non mi attribuisco. Io avevo scritto il copione in modo chiaro puntiglioso e come faccio sempre con le mia sceneggiature che in realtà ma romanzi con atmosfere e dati precisi. Cos è successo anche per la descrizione del personaggio di Nello Balocchi. Molto dettagliata tanto che con mio fratello ci siamo chiesti ma chi cerchiamo? Gli attori che avevamo o erano troppo caratterizzanti o non esprimevano a pieno linsicurezza del personaggio. Finché un pomeriggio mio fratello mi chiama e dice accendi rai 3 cè il conduttore televisivo più a disagio che ho mai visto. Accendo la tv e cera Neri Marcorè in per un pugno di libri preoccupato per il suo pubblico. In genere i conduttori televisivi hanno la trasmissione in mano. Lui era di una gracilità e di una tenerezza sconfinata. Così labbiamo chiamato, conosciuto, gli abbiamo dato da leggere questa storia. E lui mi ha chiamato e mi ha detto Nello sono io.. .
Perché ha scelto unattrice spagnola e non italiana?
Perché tra le ragazze italiane che mi hanno proposto non ho trovato unitaliana con le caratteristiche che cercavo. Ovvio che una ragazza italiana avrebbe creato meno difficoltà. Vanessa per quanto giustissima ha un accento spagnolo che non era adatto. E dire che è stato difficilissimo trovarla. Ho visto 40 ragazze provenienti da tutto il mondo, attrici e modelle, e non riuscivo a trovare chi soddisfacesse le due esigenze che il personaggio richiedeva: una bellezza indiscutibile e immediata e una ragazza che fosse dotata di unenergia che dimostrasse quanto il suo handicap fisico la ostacolasse poco. Angela è una cieca ma non dimessa. E capricciosa, arrogante spiazzante. Basti pensare che lei dopo aver passato tutta la notte a insegnare a Nello a far lamore continua a chiamarlo con un nome che non è il suo perché nemmeno se lo ricorda. Questa è la dimostrazione di quanto questa donna sia pericolosa per gli altri
Il tipo di donna che piace moltissimo agli uomini. Le donne che alternano momenti di estrema tenerezza a attimi di assoluta indifferenza sono quelle che conquistano gli uomini. Noi maschietti siamo un po idioti