NOTIZIE

International Festival of Bruxelles

International Festival of Bruxelles

Festival di Bruxelles

12.04.2007 - Autore: Stefano Finesi
Dal 9 al 24 marzo, per oltre due settimane, il territorio del fantastico e del thriller ha una capitale: Bruxelles. LInternational Festival of Fantasy Films, Science Fiction, and Thrillers si avvia infatti a diventare una delle più gustose kermesse europee, come dimostra un programma ricco di nomi che manderanno in visibilio gli appassionati del genere. La lista è lunga e il premio previsto per il concorso si chiama nientemeno che The Raven, il corvo: si comincia dalle ultime fatiche di maestri come Sam Raimi e Gorge Romero (il suo Bruiser da noi è già passato a Torino), passando per autori inquieti come Uli Edel (The Little Vampire) e Alex de la Iglesia (Common Wealth) per finire con registi assolutamente off-limits come Harmony Korine, uno dei più iconoclasti registi indipendenti americani, purtroppo mai distribuito in Italia. Sul versante più commerciale si potranno daltra parte assaporare gli ultimi capitoli delle serie di Highlander, Hellraiser, nonché di Toxic Avenger, il personaggio più demenzialmente emblematico della Troma giunto alla sua quarta pellicola. Un occhio di riguardo, come ormai succede per la maggior parte dei festival occidentali, è riservato poi alloriente, a cui sono dedicate ben due sezioni: una per cinema sud-coreano, una per quello giapponese. Per la prima segnaliamo, per chi non lo avesse visto questanno a Venezia, il conturbante Seom (The Isle), storia damore surreal-sadomaso in una sorta di bordello galleggiante; la seconda dovrebbe invece permettere almeno di scoprire due registi nipponici straordinari come Takashi Miike e Kiyoshi Kurosawa. Questultimo, omaggiato proprio in questi giorni da una rassegna allIstituto di Cultura Giapponese a Roma, deve la sua fama a una serie di sei film polizieschi intitolata Arrangiati o sparati! (il titolo originale, Katte ni shiyagare! si riferisce al godardiano A bout de souffle), che ha per protagonisti una scapestrata coppia di malviventi pronti ad affrontare ogni rischio per denaro; realizzerà poi, nel corso degli anni novanta, film noir di culto come Cure o Carisma, fino allultimo Seance, che va in anteprima in Europa proprio a Bruxelles. Da non perdere, naturalmente, le retrospettive dedicate ai maestri dellhorror e del fantastico: stavolta tocca a Nicholas Roeg e Hershell Gordon Lewis. Roeg, attivo dal 1970, ha in repertorio piccoli classici come A Venezia un dicembre rosso shocking e Luomo che cadde sulla terra, con David Bowie; ma tutto da riscoprire è soprattutto Lewis, padre incontestato del gore, il regista senza il quale non risarebbero stati Wes Craven e Tobe Hooper. Già negli anni sessanta Lewis, classe 1926, mostrava sullo schermo smembramenti e frattaglie, assolutamente impensabili allora, e scuoteva limmaginario del pubblico americano con titoli emblematici come Blood Feast, 2000 Maniacs e, più tardi, The Gore, Gore Girls. Tifiamo almeno per un corvo alla carriera.  
FILM E PERSONE