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Il Trono di Spade: ecco cosa implica il colpo di scena dello scorso episodio

SPOILER. Bran Stark ha dimostrato una capacità che potrebbe avere ripercussioni fondamentali nello sviluppo della serie

Il Trono di Spade

24.05.2016 - Autore: Marco Triolo (Nexta)
AVVISO: PESANTI SPOILER DALL'ULTIMO EPISODIO DI GAME OF THRONES!

L'ultimo episodio de Il Trono di Spade si è concluso con un colpo di scena doloroso per i fan di lunga data: il sacrificio di Hodor, il gigante gentile interpretato da Kristian Nairn che, nel corso della serie, ha protetto Bran Stark (Isaac Hempstead Wright), aiutandolo a raggiungere il covo del Corvo con Tre Occhi al di là della Barriera. Per proteggere il padroncino dalle orde degli Estranei, Hodor ha “tenuto la porta” venendo fatto a pezzi dall'esercito di non morti. In quegli ultimi, concitati minuti abbiamo anche scoperto che il nome “Hodor” con cui era stato ribattezzato, a un certo punto nel passato di Grande Inverno, il servo Wylis, ha avuto origine proprio a causa di Bran che, durante una delle sue incursioni nel passato di Westeros, ha influenzato Wylis causandogli un attacco epilettico, durante il quale il ragazzo ha iniziato a ripetere il mantra che udiva dal futuro, “Hold the door” (“Blocca la porta”), da cui “Hodor”.

Si tratta di un caso di viaggio nel tempo bello e buono, con tanto di loop temporale: un viaggiatore dal futuro ha causato un evento nel passato, creando un circolo vizioso che si è chiuso solamente con la morte di Hodor, il cui nome lo predestinava a quel sacrificio. Ma questo apre un altro scenario sul possibile futuro della serie, come puntualizza The Hollywood Reporter. Infatti, finora, non era chiara l'estensione del potere di Bran. Era evidente che, ogni tanto, qualcuna tra le persone da lui visitate riusciva a sentire una presenza, ma non sembrava possibile che Bran influenzasse direttamente gli eventi. Ora, invece, questo è confermato, e spinge a chiedersi se qualche altro tra i grandi eventi del passato sia stato manipolato, volontariamente o involontariamente, da lui.

L'esempio forse più lampante che The Hollywood Reporter fa è quello di Brandon il Costruttore, la figura storica responsabile di aver costruito la Barriera che separa il nord di Westeros dalle orde dei Bruti e degli Estranei. Poco prima di morire, il Corvo con Tre Occhi chiama Bran con il suo nome completo, “Brandon”, e la scelta potrebbe non essere casuale. Che sia proprio Bran il famoso “Costruttore”? Che il ragazzo, prima o poi, scopra il modo di tornare indietro nel tempo per davvero?

È la concezione dei viaggi nel tempo che si è vista anche in Lost, in cui qualunque cosa sia successa, è successa. Ovvero: il passato è avvenuto e non può essere cambiato, ma se qualcuno ha viaggiato indietro nel tempo e ha influenzato gli eventi, quel qualcuno fa parte del passato. Bran, per quanto in forma non fisica, nel passato di Westeros ci ha viaggiato e ciò che ha fatto è sempre esistito – come ad esempio il "battesimo" di Hodor. Questo dà agli sceneggiatori una carta jolly da giocarsi in qualunque momento vogliano e getta nel mazzo una variabile non da poco. Come detto da noi nel recap dello scorso episodio, Bran è diventato in questa stagione uno dei motori della serie e questa svolta non fa che confermarne l'importanza.