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"Il signore degli anelli"

"Il signore degli anelli"

Il signore degli anelli

27.03.2001 - Autore: Andrea Nobile
Il pubblico normale se ne è accorto il 12 gennaio scorso, quando negli Usa code interminabili di fan hanno assediato i cinema dove si proiettava Thirteen days. Migliaia di persone disposte a pagare 8 dollari e a fare anche 12 ore di fila non per vedere il film di Roger Donaldson ma solo per gustarsi in anteprima il trailer di Il signore degli anelli, lattesissima versione cinematografica del capolavoro di Tolkien. Gli oltre 50 milioni di lettori della trilogia, e il numero di gran lunga maggiore di appassionati di fantasy in tutte le sue forme (letteratura, giochi di ruolo, videogames) in realtà erano in fibrillazione già da un po di tempo. Almeno da quando, nel 1998, è stata annunciato il progetto Lord of the rings. Una dimostrazione delle potenzialità della pellicola si è avuta lanno scorso, quando un primo trailer, disponibile solo su Internet, è stato scaricato in 24 ore da oltre 1 milione e 600 mila persone. Per fare un confronto, il trailer di Star Wars The phantom menace aveva avuto meno di un milione di download (e il riferimento a Star wars non è casuale: George Lucas ha più volte dichiarato che Il signore degli anelli ha avuto parecchia influenza nella realizzazione della sua trilogia di fantascienza). Quando poi il teaser cinematografico è stato messo a disposizione sul sito ufficiale del film (The lord of the rings), a gennaio di questanno, la reazione è stata ancora più imponente: oltre 40 milioni di contatti in quattro giorni. Eppure lunico vero tentativo finora compiuto (se si escludono due adattamenti televisivi a cartoni animati) è stato quello, nel 1978, di Ralph Bakshi: un film a tecnica mista (parte animazione, parte riprese dal vivo), naufragato per difficoltà produttive, uscito lo stesso in una deludente versione che lascia la storia in sospeso. Adattare il capolavoro di Tolkien è infatti estremamente complesso, impossibile secondo molti, e ciò ha contribuito a tenere lontano dal grande schermo uno dei libri di maggior successo di tutti i tempi. Tolkien stesso ha lavorato 16 anni sulla trilogia, sviluppando dietro e intorno alla storia un intero universo, con la sua propria geografia, storia, lingue, etnie, leggende (contenuti soprattutto nella pubblicazione postuma Il Silmarillion). Peter Jackson ha tentato di superare questi problemi in tre modi: rendendo il suo adattamento una trilogia dalle oltre 6 ore di durata complessiva, con un lungo lavoro sulla sceneggiatura, basato anche sulle altre pubblicazioni di Tolkien e aperto agli stimoli e ai suggerimenti dei fans coinvolti via Internet nella lavorazione, attraverso il sito ufficiale del film, infine, con un budget colossale, che ha raggiunto (alcuni dicono anche superato) quota 270 milioni di dollari. Il che permette anche a Jakcson di fare largo uso di effetti digitali (oltre 1200 scene nella trilogia se ne avvarranno), indispensabili per ricreare in modo credibile la Terra di mezzo. Per vedere il film, però, con un cast che comprende Elija Wood, Ian McKellen, Ian Holm, Christopher Lee, Liv Tyler e Cate Blanchett, bisognerà attendere ancora a lungo: il primo episodio uscirà il 19 dicembre negli Usa (non è stata ancora confermata ma si vocifera di una uscita in contemporanea mondiale), e i successivi due a dicembre del 2002 e del 2003. Nel frattempo, una succosa anteprima si avrà a Cannes, dove indiscrezioni dicono che il cast sbarcherà in grande stile, portandosi dietro parti del set e perfino affittando un castello in Costa Azzurra.  
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