Il risolutore

(A man apart) Regia di F. Gary Gray con Vin Diesel, Larenz Tate, Timothy Olyphant.   Los Angeles. E' appena terminata una furiosa sparatoria tra la polizia e una banda di trafficanti di droga. Uno dei poliziotti è seduto per terra, sull'asfalto. Intorno a lui ci sono cadaveri, armi, macchine in fiamme. L'uomo si strofina la mano, cerca di pulire dal sangue la fede nuziale che porta al dito. Non ci riesce.   E' questa l'immagine chiave de "Il Risolutore", film che narra la storia di Sean Vetter (Vin Diesel), poliziotto antidroga americano. Il sangue che non riesce a pulire è il sangue che ha dominato la sua vita e inondato ogni aspetto della sua esistenza. E quando a pagare per il suo rischioso lavoro è l'amata moglie Stacey, Vetter perde la testa. Piomba in uno stato paranoico ossessivo che lo porta a compiere una terribile vendetta. La personale lotta di Vetter contro il Cartello della droga si trasforma in un cupo incubo di violenza nel quale il poliziotto si muove come un'efficientissima macchina di morte.   "Il Risolutore" è un robusto film d'azione che non deluderà i fan del genere. E' ricco di scene truculente, morti ammazzati, sparatorie, esplosioni e capitomboli vari. Le strade e i locali frequentati dai protagonisti si trasformano immancabilmente in veri e propri campi di battaglia. E' un film tutto al maschile, fatto di violenti confronti e amicizie virili. Le donne sono confinate in piccoli ruoli: spogliarelliste, trafficanti assassine o vittime delle vendette degli uomini. L'unico rapporto uomo donna si brucia subito, all'inizio: è quello tra Vetter e sua moglie Stacey. Ma la bella e sfortunata Stacey fa solo in tempo a vivere brevi momenti di tenera intimità col marito prima di venire barbaramente uccisa.   Citando il regista F. Gary Gray, "si vede il film soprattutto per divertirsi", e "Il Risolutore" è ricco di divertimento... se per divertimento si intende azione, sangue e violenza.