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Il principe e il pirata

Un road-movie che attraversa tutta la penisola in cui tutto è incentrato sul rapporto di complicità-diversità-amicizia tra i due fratelli.

Il Principe e il pirata

12.04.2007 - Autore: Adriano Ercolani
Di Leonardo Pieraccioni; con Leonardo Pieraccioni e Massimo Ceccherini.   Leopoldo (Leonardo Pieraccioni), maestro di una scuola elementare di Firenze, sta assistendo sconsolato al funerale del padre Pierino (Giorgio Picchianti), noto playboy e giocatore dazzardo: lo piange con malinconia, quando allimprovviso il cadavere si rianima dalla tomba. Pierino in realtà ha finto la propria morte per sfuggire a dei malavitosi creditori. Deciso a scappare e non tornare più, ha lasciato in eredità a Leopoldo un quadro di valore a Saint Vincent e...un fratello segreto in carcere a Palermo! Per recuperare il quadro, Leopoldo deve perciò prima andare a prendere il fratellastro e portarlo poi a firmare i documenti per venderlo ad un buon prezzo. Arrivato in Sicilia, il maestro si trova di fronte Melchiorre (Massimo Ceccherini) detto Gimondi, strampalato e lunatico criminale di mezza tacca; i due non hanno assolutamente nulla in comune, e devono imparare a convivere per tutta la durata del viaggio in automobile: tra soste impreviste, visite a boss camorristi come il famigerato Don Capece (Lucio Allocca), incomprensioni di vario genere, i due fratelli però iniziano a conoscersi e a stringere una certa solidarietà. In particolare, tornati a Firenze, entrambi devono fare i conti con i loro vecchi amori: Gimondi incontra di nuovo la sua vecchia fiamma Melanie (Melanie Gerren), e Leopoldo cerca di riconquistare la sua ex-moglie Chiara (Luisa Ranieri), da cui ha avuto anche un bambino...   Rispetto al solito tipo di film a cui Pieraccioni ci ha abituato, questo Il Principe e il Pirata si discosta piuttosto vistosamente: prima di tutto è un road-movie che attraversa tutta la penisola, mentre i precedenti erano tutti ambientati in un unico luogo, quasi sempre lamata Toscana. Questa volta lautore, insieme al fido co-sceneggiatore Giovanni Veronesi, ha cercato di scrivere una sceneggiatura più complessa ed articolata delle altre, in cui al centro vi era sempre la storia damore tormentata e melanconica con la bellona straniera di turno. Qui invece i personaggi femminili sono decisamente relegati ad un ruolo di secondo piano, e tutta la vicenda è incentrata sul rapporto di complicità-diversità-amicizia tra i due fratelli. Il sottotesto giallo e quello rosa poi ben si amalgamano con la struttura principale dello script, e questo giova non poco al fluire degli eventi ed alla coerenza del tutto. Ebbene, il risultato di questo cambio di prospettiva ha decisamente giovato alla pellicola: Il Principe e il Pirata non è certo un capolavoro, ma di sicuro è migliore rispetto alle ultime prove di regista ed attore di Pieraccioni, ed è forse superiore anche a Il Ciclone, il suo prodotto di maggior successo . La storia si fa seguire con semplicità e godibilità, la regia è discreta ed attenta a seguire i personaggi senza perderli mai di vista. La coppia Ceccherini-Pieraccioni poi funziona abbastanza, soprattutto grazie alla sintonia che nel corso degli anni si è instaurata tra i due: gli attori vengono però anche aiutati da due personaggi ben delineati anche nella loro specularità. Lestroversa vena surreale del primo ben si adatta alla comicità più malinconica e perplessa dellaltro. Insomma, Il Principe e il Pirata è, tutto sommato, un film onesto verso il pubblico: non promette di essere un capolavoro, ma mantiene le aspettative grazie ad uno sforzo maggiore da parte di regista, attori e sceneggiatori. La presenza poi, allinterno della trama, di alcuni personaggi assolutamente surreali e fuori della norma, come il divertentissimo Don Capece interpretato da Lucio Allocca, impreziosiscono la pellicola di piccole gemme di pura comicità. Un incoraggiamento convinto va dunque rivolto a Leonardo Pieraccioni: continuiamo ad aspettarci da lui opere sempre più convincenti, soprattutto sotto il profilo registico, e ci sembra sulla strada giusta.