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Il Guappo torna dalla Pantera
Siamo giunti ormai alla stretta finale del programma televisivo attualmente più seguito in Italia e cominciano ad arrivare anche i primi amari verdetti. Stavolta toccava ad Alessandro, il bel partenopeo, abbandonare la contesa poco prima del rush finale cha assegnerà i 500 milioni del superpremio.
07.01.2002 - Autore: Roberto Denaro
Siamo giunti ormai alla stretta finale del programma televisivo attualmente più seguito in Italia e cominciano ad arrivare anche i primi amari verdetti. Stavolta toccava ad Alessandro, il bel partenopeo, abbandonare la contesa poco prima del rush finale cha assegnerà i 500 milioni del superpremio. In una serata invero poco emozionante Alessandro poteva così riabbracciare parenti, amici e, soprattutto, ladorata Mascia che, nel finale, gli dedicava una canzone insieme con un ospite davvero particolare ma di questo parleremo più avanti.
Fuori Ale quindi, in una puntata, e si sapeva, senza altre nominations giacché il regolamento di questanno stabilisce che a giocarsi il titolo di campione nellultima puntata dovranno essere quattro persone. Chi sono? A darsi battaglia per diventare gli eredi di Cristina Plevani vedremo impegnati i due piemontesi Francesco e Flavio da una parte e le amiche per la pelle Tati e Lalla dallaltra, insomma la più classica delle sfide maschi contro femmine (alla fine finisce sempre così..)!
Puntata non molto avvincente ravvivata fortunatamente da un ingresso deccezione allinterno delle mura di Cinecittà.
Irrompeva infatti nella casa con tutta la sua carica di umanità e simpatia il grande Mike Bongiorno chiamato ad interrogare i ragazzi nella prova di questa settimana, Il grande fratello quiz.
La performance di Mike era straordinaria tanto da far dimenticare lesibizione che un anno addietro vide protagonista Emilio Fede con Taricone e gli altri. Mike era irrefrenabile, voleva vedere il bagno e la cucina, scherzava con i ragazzi, ritardava volontariamente luscita e, dopo un brindisi finale, ci regalava rivolgendosi ad un incredulo Francesco, un\'altra perle delle sue: Ue Francesco, tu in Kilt, ma stiamo tranquilli eh, sotto ce le hai le mutande? Impagabile. A parte il ciclone Mike la prova era superata, poiché i nostri rispondevano bene alle domande sugli argomenti che tanto avevano studiato in settimana, cioè WindSurf, i film di Totò e la storia della Val Vigezzo.
In tutto questo il nostro Liorni oltre a far compagnia ai supporter dei nominati fuori della casa realizzava un servizio nel quale accompagnava la pantera Mascia a casa, non prima di essersi fermato appositamente in un locale dove si esibivano alcuni spogliarellisti. Gustoso in questa circostanza il siparietto comico del padre di Mascia che sopraggiungeva nel locale per strappare la figliola dalle grinfie dei nerboruti individui (ma forse erano gli spogliarellisti quelli realmente in pericolo....)
Tornando alleliminato di questa puntata, Alessandro si sottoponeva ben volentieri allintervista di rito della Bignardi, ancora ebbro di felicità per aver trovato fuori della casa ad attenderlo uno stuolo di ballerine cubane in perizoma da sempre il suo sogno proibito, a sentire confidenze che faceva a Mascia. Ah già Mascia, questo era lunico cruccio del bel napoletano di Via Caracciolo, non aver trovato al di là della porta rossa la pantera ad aspettarlo ma questo solo perché, a sua insaputa, gli autori avevano predisposto per lui unaltra fantastica sorpresa.
Mentre era impegnato nella suddetta intervista, infatti, Mascia entrava in studio ad abbracciarlo canticchiando Parole, Parole,Parole, seguita pochi secondi dopo da Barbara Chiappini. Tanto calore femminile spiazzava il \'nostro\' al quale la perfida Bignardi imponeva anche la più crudele delle scelte: Hai solo un bacio a disposizione, chi scegli di salutare Barbara o Mascia?
Ale sceglieva la Chiappini sostenendo che Mascia è unamica e con lei ci saranno sicuramente altre occasioni. La schiacciante logica del machiavellico Guappo(il soprannome di Ale allinterno della casa N.d.R.) non si smentiva neanche in questa occasione ma, in tale circostanza, neanche noi ce la sentiamo di dargli torto...