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Il giro del mondo in 80 giorni

Il romanzo omonimo (1873) di Jules Verne non è che lo spunto per questa nuova versione cinematografica, improntata all'azione, alla commedia e al divertimento

Il giro del mondo in 80 giorni

12.04.2007 - Autore: William Chioccini
  Regia: Frank Coraci con Jackie Chan, Steve Coogan   Londra, fine Ottocento. L’eccentrico gentleman Phileas Fogg (Steve Coogan) scommette con Lord Kelvin, il Presidente della Royal Academy of Science, che riuscirà a compiere il giro del mondo in ottanta giorni. Accompagnato dal fido domestico Passepartout (Jackie Chan) e da Monique (Cécile De France), una giovane artista parigina, Phileas parte alla volta di un’incredibile avventura che lo porterà ad affrontare imprevisti di ogni genere.   Il romanzo omonimo (1873) di Jules Verne non è che lo spunto per questa nuova versione cinematografica, improntata all’azione, alla commedia e al divertimento. Tra Phileas Fogg e Passepartout, la parte del leone spetta a quest’ultimo: in un film con Jackie Chan potevano mancare i combattimenti acrobatici alla Jackie Chan? Ovviamente no, e stavolta il bravissimo action-man supera se stesso, creando scenografie di combattimento davvero virtuose, usando gli oggetti più disparati, e perfino le persone, come “armi”. Dichiaratamente ispirate ai balletti di Fred Astaire e della grande tradizione del musical, le coreografie sono complesse e vivaci; e se la leggenda vuole che Astaire fosse talmente aggraziato da poter ballare con qualsiasi oggetto, Jackie Chan è letteralmente capace di combattere con qualsiasi oggetto. Di lotte e di scontri ce ne sono molti, ma nessuno si fa (troppo) male: questo è infatti un film per famiglie. Le gag e le situazioni divertenti sono numerose e non scadono mai nel demenziale esplicito; all’azione, vera anima del film, si unisce un certo sforzo per approfondire i personaggi. Phileas Fogg (il cui interprete, Steve Coogan, è di recente apparso in “Coffee and cigarettes” di Jarmusch) è un originale inventore, e i suoi marchingegni lo accompagneranno lungo tutto il viaggio; Passepartout è un membro di una setta guerriera cinese che ha una missione segreta da compiere; Monique forse non è molto brava come artista, ma è determinata e sa essere di grande ispirazione.   Arricchiscono il film numerosi cammei di attori famosi, come Kathy Bates (che interpreta la Regina Vittoria), John Cleese (un poliziotto poco sveglio) e Arnold Schwarzenegger (un vanesio principe ottomano).