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Il giorno del miracolo

Indagano l'ignoto e sono attratti dal torbido, saltano il tempo con nonchalance e questa volta sono alle prese con l'immortalità globale. Qualcuno ha detto Torchwood?

Torchwood: Miracle Day

09.09.2011 - Autore: Alessia Laudati
Torchwood è una parola misteriosa. Torchwood è un richiamo. Torchwood è un istituto ma soprattutto una missione: indagare l’ignoto extraterrestre con l’aiuto di una speciale equipe del mistero capitanata da Jack Harkness (John Barrowman, Desperate Housewives) immortale viaggiatore nel tempo. Premessa da brivido intatta anche per la quarta stagione di Torchwood: Miracle Day, in partenza su Fox. Sci-fi prodotta fin dal lontano 2006 dalla BBC e di ambientazione gallese, cambia partnership produttiva e scenario narrativo per la quarta stagione, con un'intesa che riunisce BBC Woldwide e il canale americano Starz e sposta le avventure dei protagonisti dal Galles a Los Angeles.

La serie nasce da una costola del fortunato Doctor Who, longeva serie di fantascienza britannica anch’essa alle prese con viaggi nel tempo ed enigmi extraterrestri. Ma Torchwood si è fin dall’inizio spinto oltre la soglia sulla quale si era arrestato Doctor Who, aggiungendo temi LGBT, moralità chiaroscurale (quanto di personale si è disposti a sacrificare per la salvezza dell’umanità e di Torchwood) e un continuo interrogarsi sul senso della morte e della vita. Nella quarta stagione la premessa è interessante: cosa succederebbe al mondo se una mattina tutti smettessero di morire? Bel problema, assurda questione, perfetta gatta da pelare per il team Torchwood disgregato interamente nel finale della terza stagione, con Jack fuggito altrove e Gwen Cooper (Eve Myles) esiliata spontaneamente alla tranquillità di una vita normale.

Aldilà dei problemi di sovraffollamento e scarsità della risorse disponibili, sarà l’assenza della morte pacificatrice che ne rende improvvisamente più chiara la sua presenza ed importanza a richiamare indietro i membri di Torchwood? Probabile, perché il Torchwood team non sembra composto da supereroi, perfetti giustizieri, ma da personaggi complessi che lasciano spazio alla domanda se l’attrazione verso il mistero corrisponda ad un precario e sempre in bilico personale impulso di scoperta delle zone nascoste dell’esistenza o alla lotta per la conquista di un ideale di mondo perfetto e pacifico. Forse entrambe le risposte sono valide, ma è questa tensione, il viscerale senso di appartenenza all’ignoto, un richiamo quasi erotico ad esserci, ad indagare, a partecipare, che spinge personaggi e pubblico ad andare fino in fondo, sul filo della fantascienza e del racconto dark misto ad azione. Si resta quindi impigliati in qualcosa di vischioso e denso e poco trasparente, ed è piacevole, molto piacevole.

Tra un salto nel tempo e un mistero da risolvere, le avventure dei membri di Torchwood andranno in onda a partire dal 12 settembre alle ore 21:50 su Fox