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Il genio visionario di Welles
Orson Welles: il suo genio visionario e anticonformista, le sue intuizioni e contraddizioni. Il regista di "Quarto Potere" e "L'infernale Quinlan" è al centro, a novembre, di alcune iniziative della tv satellitare.

12.04.2007 - Autore: Luigi Massi
Orson Welles: il suo genio visionario e anticonformista, le sue intuizioni e contraddizioni. Il regista di \"Quarto Potere\" e \"Linfernale Quinlan\" è al centro, a novembre, di alcune iniziative della tv satellitare. Cineclassics, canale del gruppo Multithematiques, gli dedica, sabato 24, una serata speciale. RaiSat Album propone mercoledì 28 un suo documentario inedito. Due omaggi ad un artista a tutto tondo: attore e regista teatrale e cinematografico, sceneggiatore e produttore che non fu amato da tutti ma che in tutti ha lasciato un segno. A sessantanni dalluscita nei cinema di \"Quarto potere\", sedici dalla morte di Welles, la Screen Writers Guild of America ha designato la sceneggiatura del film (unico Oscar della pellicola: Welles lo considerò un affronto) come la migliore di tutti i tempi. I critici hanno versato fiumi dinchiostro, arrivando a dividere la storia del cinema in due fasi: prima e dopo Orson Welles. In realtà si tratta di un personaggio talmente complesso e controverso da non poter essere etichettato né giudicato solo da alcuni aspetti del suo carattere e della sua opera. Cineclassics, dicevamo, organizza il 24 novembre la serata Welles proponendo alle 20.45 ledizione originale di \"Citizen Kane\" (completa dei venti minuti che furono tagliati nella versione italiana), preceduta dal trailer originale, anchesso ideato e diretto da Welles. Perché vedere o ri-vedere \"Quarto Potere\"? Beh, perché non potete dire in una discussione di averlo perso, senza sentirvi addosso gli occhi increduli di tutti. Perché è un capolavoro di tecnica narrativa con la sua struttura a flashback di tecnica delle immagini, con la straordinaria profondità di campo delle inquadrature e i piani-sequenza e perché è una metafora della vita, del cittadino Kane, ma di chiunque altro in realtà. Non staremo troppo a ricordarne la trama arcinota: in punto di morte, il magnate delleditoria Charles Foster Kane pronuncia una misteriosa parola: Rosebud, cui nessuno riesce a dare un significato. Inizia da lì il viaggio di un giornalista alla scoperta del mistero, attraverso la ricerca di tutti coloro che alluomo erano vicini. Il film sarà seguito, alle 22.45, da Its All True E tutto vero, il film ritrovato di Orson Welles, girato nel 1942 per conto della presidenza degli Stati Uniti nei paesi del Centro-Sud America, nellambito delle azioni di propaganda promosse dal presidente Roosevelt. Gran parte del materiale girato andò perduto: ciò che ne rimaneva, ritrovato nel 1980, è stato montato per realizzare un documentario di circa 23 minuti. Alle 00.15, la maratona Welles prosegue con F come falso (F for fake), documentario del 1975 in cui Welles, partendo dalla semplice domanda: Che cosè larte?, passa in rassegna i falsi dautore attraverso le gesta di noti falsari, dallungherese Elmeyr de Hory, fino al giornalista Clifford Irving. Un paradosso per uno come lui, che nel 1938 terrorizzò lAmerica con la colossale burla radiofonica dellinvasione degli alieni (in realtà, si trattava di un testo tratto dalla Guerra dei mondi di H.G. Wells). La serata di Cineclassics si conclude con Storia immortale del 1968, tratto da un racconto di Karen Blixen e proposto nella versione inglese (la più lunga). RaiSat Cinema, anchessa attenta al pubblico dei cinefili incalliti, ricorderà Orson Welles il 28 novembre, con Laffaire Dominici par Orson Welles. Si tratta di un documentario-inchiesta tratto da un caso di cronaca nera: una famiglia di turisti inglesi assassinati a Lurs, in Francia, che colpì limmaginazione del regista, il quale, a differenza dellassassino, che non venne mai identificato, tornò sul luogo del delitto. Il lavoro avrebbe dovuto costituire la sesta ed ultima puntata di una serie ideata dal regista: Around the world with Orson Welles, ma non vide mai la luce. Grazie alla fatica del documentarista francese Cristophe Cognet, che ha raccolto il girato di Welles e lo ha meticolosamente restaurato, avremo la possibilità di goderci una chicca per veri amanti del cinema. Per dirla, provocatoriamente, con Welles: Il mio mondo è il teatro, ma ringrazio Dio per l\'esistenza del cinema. Spero che continui a minacciare Broadway. Spero che il teatro sia in pericolo di morte. E\' la nostra unica speranza. E\' il nostro invito a sperimentare. Detto, fatto.