La costruzione di una ferrovia, la realmente esistita First Transcontinental Railroad, che unisca l’est e l’ovest post guerra di secessione, dopo che il moto tra nord e sud ha prodotto una battaglia civile sanguinaria tra fratelli dello stesso paese: l’America. Hell on Wheels targato AMC è un western drammatico e oscuro, attraversato dal progetto di costruzione della linea, che trascina sotto le rotaie ruminanti del progresso storie di corruzione, razzismo, cupidigia, violenza, indiani, eroi assetati di vendetta, fuochi accesi nella notte e soprattutto l’immagine primordiale di un continente ferito dalla guerra ma desideroso di andare avanti, a qualsiasi prezzo. Il materiale è abbondante, i creatori della serie Tony and Joe Gayton, sceneggiano abilmente un impasto di passioni e background sociali molto diversi tra loro amalgamandoli in uno scenario vivido e impostato sull’eccesso, ma fondamentalmente ben strutturato.
Cullen Bohannon (Anson Mount) ex soldato confederato, è l’incarnazione dell’uomo nuovo, moderno, razionale, che non cede alle superstizioni del tempo e avvicinatosi al progetto di costruzione della ferrovia per coprire il vero scopo della ricerca, trovare l’assassino della moglie. Sul cammino, incontrerà diversi personaggi, come lo schiavo ribelle Common (Elam Ferguson) con il quale condivide l’insofferenza per un sistema vecchio e assurdo. Tra i cattivi Thomas "Doc" Durant (Colm Meaney), uomo d’affari e imprenditore della ferrovia, personaggio spregiudicato e annebbiato dalle manie di arricchimento un po’ banale e stravisto, ma nel complesso riuscito. Questi sono alcuni dei caratteri centrali della serie, a volte frenetica nella messa in scena di molti personaggi, ma accurata nella ricostruzione degli ambienti, siano essi l’accampamento operaio o l’interno degli ambienti di potere.
Sicuramente un’operazione che contiene in sé i germi del melò e dell’avventura, con sangue e ritratti semplificati fino alla radice delle grandi passioni, ma nel complesso coinvolgente, affascinate, gretto fino a ricordare un’altra ricostruzione storica, Spartacus: Sangue e Sabbia, che con il pretesto del salto nel tempo immagina e spinge i caratteri fino alle pulsioni primordiali. Lotta, sopravvivenza, sangue. Nel far west, una delle preistorie della civiltà, come nell’arena, non ci sono regole. E questo, almeno sullo schermo, funziona.


NOTIZIE
Il Far West su due ruote
Hell on Wheels con la scusa del carpiato temporale affresca ritratti collettivi molto ampi all'insegna delle pulsioni primordiali sfrenate, in un far west che tenta di trasformare i mezzi ma non ancora maturo per il cambiamento delle coscienze

22.11.2011 - Autore: Alessia Laudati