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Il Canale tutto cinema
Studio Universal, il Canale tutto cinema della Universal Studios, nasce in Italia a maggio del 1998 distribuito via cavo e via satellite dalla Piattaforma Stream. E' il capostipite di una serie di canali attualmente in onda anche in Germania, Spagna e Regno Unito.

12.04.2007 - Autore: Luca Federico Cadura - Direttore marketing Studio Universal
Studio Universal, il Canale della Universal Studios, nasce in Italia a maggio del 1998 distribuito via cavo e via satellite dalla Piattaforma Stream. E\' il capostipite di una serie di canali attualmente in onda anche in Germania, Spagna e Regno Unito. E\' un Canale \"basic\" offerto nel pacchetto d\'accesso alla Pay Tv e con una programmazione basata su film di libreria, non di prima visione Tv. Per questo il primo problema da affrontare era come rendere unica ed interessante la fruizione di un Canale di cinema, in un paese in cui l\'offerta televisiva di film, anche nuovissimi è fortissima.
Per questo abbiamo introdotto la differenza tra canali di film e canale di cinema. La nostra appartenenza ad una Major che da 80 anni scrive la storia del cinema, ci consente di affrontare il cinema con un approfondimento unico. Inoltre, proprio la consapevolezza di essere parte dell\'industria cinematografica, ci ha rasserenati nell\'utilizzo di toni molto ironici, al limite dell\'irriverenza nel raccontare il cinema secondo Studio Universal.
In effetti non è un Canale di film uno dietro l\'altro, ma è un luogo in cui le persone che amano divertirsi col cinema si incontrano. Un luogo in cui si cerca di raccontare sempre un angolo diverso, un punto di vista inconsueto, insomma qualcosa che invogli a rivedere sotto un\'altra luce un film che magari si conosce già. Ciò avviene attraverso programmi, grafiche, presentazioni e giochi. Mai in maniera didattica o istituzionale.
Certo i film ci sono. Anche tanti (12 film diversi ogni giorni, 140 film diversi ogni mese, non solo della Universal, non solo americani), e anche molto belli. Ma la parte più innovativa non sta nella ovvia qualità di questi titoli bensì nell\'attitudine con cui il Canale racconta i suoi contenuti. Innanzi tutto la programmazione non è mai casuale. Si cerca sempre di programmare i contenuti con dei legami che li rendono attuali ed interessanti. Può trattarsi della celebrazione di un anniversario di un regista ma anche semplicemente della festa della mamma, del campionato di calcio o dei 25 anni de \"Lo squalo\". In questo modo la programmazione tende a divenire rilevante per chi guarda perché interagisce con altri pezzi della realtà. E questo viene fatto con ogni contaminazione: si parla di animazione, di musica, di videogiochi, di scienza e di gossip, passato e di futuro. Unico must: un legame con il cinema. E ogni volta che si può si introduce un\'iniezione di originalità e di humour.
Ad esempio i presentatori dei cicli di Studio Universal non sono mai dei critici ma grandi personaggi scelti spesso per ruoli insoliti anche per loro. Ad esempio quest\'estate sono in onda Aldo Busi che presenta con grande energia ed originalità il creatore del melodramma Douglas Sirk e Philippe Leroy che racconta una serie di film di guerra, non solo in quanto grande attore ma soprattutto in quanto paracadutista reduce delle guerre francesi di Indocina e di Algeria.
E poi sul Canale compare Vittorio Sgarbi che presenta i film di Asterix, Nino D\'Angelo che racconta i film da piangere, Nancy Brilli racconta le \"grandi sorelle\", cioé le grandi donne del cinema, Massimo Lopez racconta le tecniche dei grandi tombeurs des femmes, Veronica Pivetti presenta l\'umor nero delle Black Comedies, e così via.
Insomma per presentare un ciclo di Bruce Lee preferiamo andare da un grande esperto di arti marziali che ci racconta i valori di queste discipline invece di affidarci ad un critico che ci parla dei film.
Questo taglio sembra interessare i nostri ascoltatori che si stanno abituando a fruire di questo Canale non come un distributore di film ad orari diversi, ma come una vera televisione dalla cui linea editoriale ci si può far accompagnare per diverse ore al giorno. Il Canale risulta attualmente il più visto ed amato dell\'offerta Stream e questo ci inorgoglisce oltre a spingerci a fare sempre meglio.
Anche per questo, oltre alle ricerche di mercato, investiamo molto sul sito internet (http://www.studiouniversal.it) che ci consente di tastare il polso degli abbonati in merito alle nostre iniziative.
Questo è molto importante anche perchè facciamo parecchia sperimentazione. Ad esempio, oltre a dedicare molto spazio ai cortometraggi, Studio Universal ha inventato i \"millimetraggi\", storie compiute in 100\", sfida estrema per filmmakers senza paura, ragazzi che con una videocamera digitale e tante idee scrivono, girano, montano, editano e musicano i loro film in pillole. I millimetraggi saranno oggetto di un\'importante programmazione e di un concorso volto a cercare talenti emergenti nel prossimo autunno.
Un altra forma originale è rappresentato dalle \"Fantainchieste\". Storie paradossali ma raccontate nei codici della TV verità su strani personaggi la cui vita è stata cambiata dalle emozioni di un film. Abbiamo già raccontato le storie di Giò Pinna, giovane ligure divenuto uomo-squalo dopo aver visto \"Lo squalo\", di Emo Canino uomo d\'onore siciliano che ha capito di essere in realtà un vampiro dopo aver visto il \"Nosferatu\" di Murnau, di Paolo Nulla, bambino che diventa un fenomeno mediatico avendo scoperto la sua invisibilità dopo aver visto \"L\'uomo invisibile\". Attualmente stiamo producendo la storia degli effetti di \"Rambo\" di un giovane italiano. In autunno ne produrremo altre tre dedicate ai film \"Il mostro della laguna nera\", \"Frankenstein\" e \"Il fantasma dell\'opera\".
E da questo mese Studio Universal è anche un magazine in edicola!