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I supereroi mutanti

Visivamente prezioso, X-men2 è un film dal ritmo serrato, incalzante. Peccato per alcune lacune di sceneggiatura, che abbandonano i personaggi alla propria strada perdendo compattezza narrativa.

X-MEN 2

12.04.2007 - Autore: Adriano Ercolani
Di Bryan Singer; con Hugh Jackman, Ian McKellen, Halle Berry e Rebecca Romjin-Stamos,   Dopo essere uscito dall'anteprima di "X-Men 2" ero pervaso, lo confesso, da una serie di sensazioni tra loro piuttosto contrastanti (e contrastate). Una parte di me, quella più viscerale e cinefila, era entusiasta per ciò che aveva appena visto; l'altra, più critica e analitica, storceva un po' il naso di fronte ad alcune imperfezioni del film. Attraverso la doppia recensione proverò ad esplicare in maniera esauriente ciò che penso del film di Singer, convinto che l'opera meriti comunque l'attenzione destinata alle pellicole più importanti.   PERCHE' "X-MEN 2" E' UN FILM CHE FUNZIONA Visivamente prezioso, forse ancora più del precedente, questo nuovo capitolo della saga dei super-eroi mutanti contiene almeno tre o quattro scene d'azione grandiose, a partire dallo straordinario prologo in cui viene presentato il nuovo personaggio di Night Crowler; Bryan Singer ha diretto questa seconda puntata con la sicurezza e la consumata abilità che ha contraddistinto tutte le sue precedenti prove registiche - compreso il meno riuscito "L'Allievo" (Apt Pupil, 1998) -, puntando ad una messa in scena impreziosita da scenografie molto stilizzate e da una resa fotografica ancor più vivida. "X-Men 2" è un film dal ritmo serrato, incalzante, che riesce in molti momenti a incollare lo spettatore alla seggiola; oltre che per la confezione impeccabile, questo lungometraggio si segnala anche per voler essere un approfondimento ed insieme una variazione rispetto all'antecedente: le psicologie e le storie di alcuni eroi della prima parte vengono ulteriormente analizzate e spiegate, e viene concesso uno sviluppo narrativo più fluido proprio per permettere una maggiore introspezione; in particolare, i personaggi di Wolverine e Mystica risultano più interessanti e ben delineati.   PERCHE' "X-MEN 2" E' UN FILM CHE NON FUNZIONA Rispetto al primo "X-Men" (id., 2001) la seconda puntata perde in compattezza narrativa, proprio perché vuole inserire dei nuovi personaggi che poi pian piano perde per strada. L'esempio più calzante è quello di Night Crowler, figura stupenda nella sua duplice natura, eroe maledetto dall'aspetto demoniaco ma costantemente pervaso dall'ansia di redenzione. Dopo una presentazione del personaggio così folgorante ed intensa, e dopo un ulteriore, drammatico approfondimento nella chiesa abbandonata, la sceneggiatura si dimentica quasi completamente del personaggio, relegandolo ad un ruolo completamente marginale, pur tenendolo in scena per moltissimo tempo. Anche altre figure, come ad esempio Rogue e Cyclope, non hanno un ruolo ben preciso, e si aggirano per tutta la durata della pellicola senza troppo senso. Perché allora mettere nello script così tanti personaggi, se poi non si riesce ad amalgamarne le storie e renderli almeno un po' interessanti? Sarebbe stato meglio concentrarsi poi un po' di più sui "cattivi" come Magneto (un grande Ian McKellen), vero mattatore anche se relegato a poche scene.