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I "lucertoloni" son tornati

"I Visitors", telefilm di culto dei primi anni 80, sulla ABC è da poco partito il remake che sbarcherà in Italia in primavera.

V - I Visitors

10.11.2009 - Autore: Elisabetta Tirabassi
I trentenni di oggi ricorderanno sicuramente la miniserie andata in onda nei primi anni 80 sulle reti Mediaset. Già dalla prima messa in onda, infatti, “I Visitors” avevano riscosso un successo inimmaginabile per la neo nata Canale 5. Per la precisione in Italia erano arrivate due serie distinte, “V” e “V the final battle” accorpate in modo del tutto arbitrario tra loro e con la successiva serie di 19 episodi. Fatto sta che, per quanto confuse possono essere state le cose, i ragazzi di quegli anni non possono aver dimenticato i lucertoloni dalla tuta rossa venuti sulla terra per derubarla delle sue risorse e “ricondizionare” gli umani.

E sulla scia di tantissimi remake sul piccolo e grande schermo (Supercar, Hazard e chi più ne ha più ne metta),  era logico che prima o poi si pensasse anche di riportare in tv “I Visitors”. E farlo è stato uno che di fantascienza se ne intende. Il produttore della serie infatti è Scott Peters, autore di “4400”, che ovviamente non ha saputo dire di no a questa sfida pur avendo dichiarato di aver chiuso con la science fiction.

La cosa più interessante in questo remake è che pur mantenendo inalterate le caratteristiche che fecero la fortuna dello show, Peters ha deciso di modificarne uno degli aspetti più significativi. Tutti sanno che dietro l’invasione aliena c’era una metafora dell’occupazione nazista e più in generale delle brutture della dittatura. In questa nuova versione, invece l’attenzione sarà spostata sulla forza di persuasione che un leder carismatico può ottenere incitando le folle. La forza della comunicazione come strumento di deviazione delle menti e della volontà. Un tema importante in una società dove i mezzi di comunicazione ormai sono all’avanguardia e nello stesso tempo facilmente dirottabili. Una società in cui la verità e la finzione difficilmente possono essere distinte se non da un occhio molto attento.

Proprio a causa di questi cambiamenti, alcuni personaggi della serie hanno lasciato il posto ad altri più adatti al cambio di rotta della trama. Abbiamo quindi come protagonista una’agente dell’F.B.I., Erica Evans (Elisabeth Mitchell, già vista nel ruolo di Juliet in “Lost”) con un figlio adolescente e problematico da crescere che deciderà di sposare a pieno la causa degli alieni, totalmente succube della fittizia “speranza” che i visitatori sembrano aver dato all’umanità.

Curata nei minimi dettagli la serie è apprezzabile soprattutto per gli effetti speciali che a distanza di 30 anni ovviamente non sono paragonabili ai precedenti. D’effetto soprattutto l’arrivo delle astronavi aliene sui cieli di tutte le capitali mondiali. Un inizio col botto per una serie che si spera non deluderà gli appassionati e che riscuoterà, in primavera su Joi (Mediaset Premium), lo stesso successo che sta riscuotendo in America dove la prima puntata ha raggiunto il traguardo dei 14 milioni di telespettatori.
Per chi proprio non può proprio attendere aprile, è possibile vedere i primi 8 minuti del pilota che la stessa ABC ha distribuito su YoyTube.
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