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I 18 minuti che hanno sconvolto il mondo

Presentato in anteprima mondiale al Prix Italia il documentario di Gil Rossellini sull'attentato a Manhattan. Il figlio di Roberto Rossellini rievoca le ore drammatiche della mattina dell'11 settembre.

La regia televisiva del Terrore

20.09.2001 - Autore: Adele de Gennaro
Volti di passanti increduli, veglie di preghiera, fiaccolate notturne, fiori e biglietti posati in memoria delle vittime, il viavai dei vigili del fuoco sopravvissuti, i veri eroi di questa tragedia apocalittica che ha colpito al cuore lAmerica: sono queste alcune delle immagini mostrate da un documentario sullattentato a Manhattan realizzato da Gil Rossellini, figlio di Roberto Rossellini e di Sonali Das Gupta. Presentato tra gli applausi dei broadcasters e degli autori partecipanti al 53mo Prix Italia in corso a Bologna, il documentario dal titolo I 18 minuti che hanno sconvolto il mondo é stato realizzato senza nessun intento autoriale, ma puntando lattenzione sul lento fluire della vita quotidiana di Manhattan nelle ore successive allattentato. Un documento, insomma, più che un documentario. Questo non é un prodotto di Gil Rossellini regista precisa lautore- ma di Gil Rossellini persona, una persona come tante che ha voluto digitalizzare quello che é successo. A tuttoggi non so quanti amici e conoscenti ho perso ma sicuramente ho perso le Twin Towers. Anche se la voce é ferma e non tradisce emozione, il regista non nasconde il suo stato danimo in queste ore di crescente tensione. A me é sempre piaciuto volare continua ma quando sono partito dallaeroporto Kennedy di New York, proprio su un Boeing 767, tremavo dalla paura. Nato a Bombay, il figlio di Roberto Rossellini é cresciuto viaggando fra lItalia e lAmerica (dove risiede attualmente) e, pur conservando una cadenza romana, ha il cuore diviso fra Occidente ed Oriente. Mia moglie Edwige mi ha riferito di episodi brutali e violenti di queste ultime ore contro indiani e pakistani in America, ma non dobbiamo dimenticare che lAmerica é fatta anche da loro. Inevitabile chiedergli come ha vissuto in prima persona le ore successive al crollo delle Torri Gemelle. L11 settembre dovevo andare a pranzo con mia moglie per partire subito dopo racconta - ma non é andata così. Edwige mi ha svegliato e mi ha detto di accendere la televisione perché avevano colpito la prima torre. Ho acceso la CBS ma era tutto nero. Ho realizzato dopo che i ripetitori della CBS erano proprio sul World Trade Center Ed e stato allora che il regista e produttore ha deciso di girare personalmente con la sua inseparabile telecamera un video sullattentato. Quello che non ce nel mio video dichiara Rossellini e che nelle prime 2-3 ore la televisione dava notizia di otto aerei. Quattro erano gia caduti, ma nessuno di noi sapeva dove erano andati a finire gli altri, per cui tutti siamo rimasti a guardare il cielo per ore. Impossibile descrivere cosa ho provato, ricordo solo di aver detto a mia moglie se vedi un aereo scappiamo nella metropolitana. Ore drammatiche, interminabili, destinate a cambiare il mondo in pochi giorni. Ho passato 10 anni a fare documentari sui conflitti in tutto il mondo - prosegue ma solo oggi capisco cose il terrore. Le reazioni sono state diverse, ma é ancora tutto molto confuso, mi sembra un po presto per dire cosa cambierà nellimmaginario. Niente, però, sarà più come prima e infatti Rossellini ammette : E già cambiato tutto, la mia paura é che in futuro New York diventi una città sempre più simile a Tel Aviv, ma forse già per la festività dellHoliday Season New York rinascerà più luminosa di prima. Riflessioni che lasciano spazio anche ai ricordi dinfanzia, gli anni del neorealismo italiano. Penso ai racconti di mio padre aggiunge Gil Rossellini quando diceva che il periodo del dopoguerra, con la ricostruzione dopo le macerie degli anni 40, era stato il più eccitante della sua vita. Dopo Germania anno zero avremo dunque New York anno zero? No, é impensabile un paragone afferma perché qui siamo appena allinizio, non alla fine di una guerra. Cé stato un blitz terroristico, ma era solo linizio. Ora cosa accadrà? Una domanda a cui nessuno osa rispondere.                        
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