Hitch

Id., Usa, 2005;
di Andy Tennant; con Will Smith, Eva Mendes, Kevin James, Amber Valletta, Michael Rapaport.

Alex “Hitch” Hitchens (Will Smith) è un “consulente sentimentale”. Il suo lavoro consiste nell’ aiutare tipi timidi ed impacciati a rompere il ghiaccio o ad uscire con ragazze di cui sono fatalmente innamorati, insegnando loro tempi, regole e principi.
Albert (Kevin James), un goffo commercialista che ama alla follia una sua cliente, la bellissima e famosa Allegra Cole (Amber Valletta) si presenta alla porta di Hitch.
Da sempre capace di aiutare e risolvere i problemi d’amore degli altri, ‘mister amore’ ha però costantemente tenuto alla lontana quelli relativi alla sua vita sentimentale, e la scappatoia ha funzionato finché non è entrata nella sua vita Sara (Eva Mendes), una giornalista scandalistica interessata sia all’uomo che alla sua strana professione…

Anche nel caso di “Hitch” non è possibile non rimanere ancora una volta sorpresi dall’affidabilità dell’industria dello spettacolo hollywoodiana nel saper ideare, confezionare e realizzare prodotti commerciali capaci di soddisfare pienamente il pubblico; lungometraggi che non hanno altre pretese se non quella dell’intrattenimento spigliato ed intelligente, ed ottengono pienamente lo scopo per cui sono stati realizzati. Non ci sorprende dunque sapere che il film ha superato senza problemi, ed in sole due settimane di programmazione, i 100 milioni d’incasso sul solo mercato americano; “Hitch” è infatti un lungometraggio sapientemente scritto e diretto, e soprattutto interpretato da attori in grado di affascinare ed irretire il grande pubblico; Eva Mendes sta notevolmente migliorando di film in film, ed adopera al meglio la sua innegabile bellezza; Will Smith ci sembra ormai poter essere considerato un attore a tutto tondo, cosa che si era già ampiamente capita dopo la strepitosa performance di “Alì” (id., 2001) di Michael Mann; oltre ad una presenza scenica ed una simpatia innate, Smith sta dimostrando di poter affrontare una gamma di ruoli e di generi cinematografici sempre più vasta, compresa appunto la commedia romantica; sfruttando al meglio la spalla comica della sorprendente interpretazione del semi-sconosciuto Kevin James, l’attore afroamericano si lancia in alcuni duetti semplicemente strepitosi, degni delle migliori coppie dei “buddy-movie”. Se non fosse per alcune lungaggini nella storia e per un paio di momenti che sfiorano la retorica, “Hitch” sarebbe una commedia pressoché perfetta nel ritmo e nella composizione comico-romantica. Dopo la spigliatezza del precedente “Tutta colpa dell’amore” (Sweet Home Alabhama, 2002), Andy Tennant si conferma un regista a proprio agio con il genere, ed un direttore semplice ed incisivo d’attori. “Hitch” è, alla fine, un film simpatico e ben confezionato, due ore intelligenti di intrattenimento da gustare al meglio.

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